Il commento del Corriere della Sera: Italiano merita applausi ma la sua squadra deve diventare più solida e scafata
Il Franchi temeva Vlahovic, mister 90 milioni, e invece il gol che fa disperare la Fiorentina, un minuto oltre il novantesimo, lo segna Venuti nella porta sbagliata. Il solito pasticciaccio brutto dei viola, che non meritano la sconfitta, ma il calcio è fatto così. La Juve ottiene il massimo con il minimo sforzo: senza dieci giocatori e con la squadra più giovane dell’ultimo decennio (25 anni e 56 giorni di media), ipoteca la 21ª finale di Coppa Italia. Sembra la riedizione della partita di campionato, allo Stadium, decisa all’ultimo respiro da Cuadrado. Stavolta il colombiano, ex come Vlahovic, entra nel secondo tempo e sforna il cross che beffa la banda di Italiano, sino a quel momento migliore dei rivali, di sicuro più propositiva. Così scrive il Corriere della Sera.
BEFFA. I viola si fermano al palo di Ikoné a inizio ripresa. La Juve gioca d’attesa tutto il primo tempo, senza un vero tiro nella porta di Terracciano e impegna il portiere in una sola occasione con il pallonetto di Vlahovic. Dusan, stavolta, non incide: fischiato e insultato dai suoi vecchi tifosi, ingabbiato da Milenkovic e Igor. Allegri si consola. La Juve non ha il gioco ma non sbaglia un colpo. Per la Fiorentina una beffa mortale. Il ritorno il 20 aprile è in salita. Il pari, dopo una partita giocata quasi sempre all’attacco ma senza graffiare, avrebbe garantito qualche speranza in più. Italiano merita applausi ma la sua squadra deve diventare più solida e scafata.
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Redazione LaViola.it