Da De Gea a Kean, i giocatori si mostrano uniti a fianco del tecnico di Parma. Domani contro l’Inter l’ennesima occasione per svoltare
C’è stato un momento in cui la Fiorentina è finita sull’orlo del burrone. Ma da quel precipizio è uscita con una reazione di pancia e di cuore, fino al pareggio finale. Dal punto di vista della classifica e della prestazione, il 2-2 con il Bologna serve a poco, però sotto l’aspetto della voglia di reagire c’è un mondo che racconta di giocatori che non si vogliono arrendere e che non mollano il loro allenatore. La Viola ripartirà da qui, quando oggi pomeriggio salirà su un treno in direzione Milano, dove affronteranno l’Inter domani sera. Ci arriveranno da penultimi in classifica, con zero vittorie in Serie A, ma con la voglia di lottare fino all’ultimo secondo. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
SPIRITO. Dal gol annullato a Dallinga che avrebbe sancito il 3-0 rossoblù al 3-2 mancato da Dodo, a porta spalancata, in pieno recupero, ci sono delle motivazioni che portano ad almeno due consapevolezze: la prima è che dal punto di vista del gioco c’è ancora tanto da lavorare; la seconda è che lo spirito del gruppo rappresenta la chiave per tirarsi fuori dai guai. “Ho visto la voglia di non mollare, di non arrendersi – ha detto Pioli – e non è un momento facile. Però crediamo in quello che facciamo“. Questo il messaggio lanciato dal tecnico, lo stesso che trasmette ai giocatori al Viola Park.
CONVINZIONE. Pioli vede segnali positivi e resta convinto che, restando compatti, sia possibile uscirne passo dopo passo. Un messaggio chiaro è arrivato anche da due calciatori-simbolo della squadra: il portiere David De Gea, convinto che “uniti si può mettere alle spalle le difficoltà” e Moise Kean, che dice: “Credo in questa squadra“. La linea è quella della convinzione nei propri mezzi e della necessità di mostrare qualità, identità di gioco e personalità. Contro il Bologna ci sono stati gli ultimi venti minuti in cui la formazione di Pioli ha dato tutto per non incappare nella quarta sconfitta stagionale tra le mura del Franchi. E’ anche la prima volta in campionato che la Fiorentina riesce a rimontare lo svantaggio iniziale. Con Como e Roma, infatti, era passata in vantaggio per poi essere ribaltata, mentre con il Napoli la gara era stata senza storia, terminata 3-1 per la formazione di Antonio Conte.
TRANQUILLITA’.Stefano Pioli è ultra convinto della qualità a sua disposizione, delle buone caratteristiche dei suoi giocatori. I calciatori, d’altra parte, si aggrappano all’esperienza del loro allenatore, che a più riprese ha incassato la fiducia della società, che lo considera l’uomo giusto per scacciare la crisi. Sempre più fondamentale diventa ora la gestione dello spogliatoio: il tecnico vuole fare di tutto per trasmettere tranquillità. Probabilmente sarà utile anche il confronto con i suoi uomini, circa le modalità con cui venire fuori dalla crisi e da una classifica pessima. Alla ripresa degli allenamenti ieri ci sono state poche parole, ma tanta voglia di lavorare sul campo per mettere immediatamente la testa all’Inter. II tempo è poco e le cose da sistemare sono tante.
IMPRESA. Domani sera a San Siro l’ostacolo appare altissimo, ma anche un’altra occasione per cercare un’impresa. Servirebbe proprio una scintilla per rialzare l’autostima e cominciare da capo, come se iniziasse una nuova stagione. I punti in classifica sono appena quattro in otto partite ed è chiaro che tutto questo mal si concili con i sogni estivi di un club che immaginava perfino un piazzamento in Champions League. Ora invece è in zona retrocessione, al penultimo posto in classifica (con il Pisa) e zero vittorie, con la piazza in ebollizione e l’urgenza di un segnale forte sul campo. Tra l’Inter domani a Milano e il Lecce domenica prossima al Franchi serve una svolta in grado di cambiare rotta alla stagione e trasformare la contestazione in applausi.
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Redazione LaViola.it