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Finalmente Badelj: il Milan viola ‘padrone’ a San Siro
Il croato torna quello dei tempi migliori, dirige l’orchestra contro i rossoneri ed è tra i migliori. Qualità e quantità.
È stato agevolato sì dalla pochezza della mediana rossonera. In partite così non è facile stabilire il limite tra i tuoi meriti e i demeriti degli avversari. Ma il dominio viola a San Siro passa dal centro del campo, e dalla prestazione di Milan Badelj. Una cerniera quasi invalicabile con Pulgar, un appoggio sempre sicuro per i compagni. Il croato torna finalmente ad essere protagonista e trascinatore, com’era stato in passato (seppur a fasi alterne) proprio alla Fiorentina. Il suo ritorno a Firenze non è stato fin qui facile: fiducia incondizionata di Montella, scetticismo tra i tifosi e qualche errore di troppo in alcuni momenti-chiave. Oltre ad un’intesa con il cileno ex Bologna che andava (e comunque va ancora) affinata. Nell’equilibrio trovato dal tecnico però c’è tanto di Badelj. Per sostanza, quantità e la capacità di fare da riferimento per i compagni.
DETERMINAZIONE. “San Siro è un grande stadio, non ho dubbi che metteremo tutto questo in campo”, aveva detto Badelj alla vigilia. E che il croato fosse subito dentro la partita lo si è visto fin da subito, quando con i suoi movimenti e le sue giocate anche nello stretto ha dato sicurezze e tranquillità alla Fiorentina. Del resto, quando si gioca con due come Chiesa e Ribery davanti c’è bisogno di palla a terra, e Badelj è stato fin da subito un punto di riferimento fin dalla costruzione dal basso dell’azione. Anche spalle agli avversari, non ha mai perso la calma e la lucidità. Come ai tempi migliori. Segno di una condizione psico-fisica in netta crescita. “E’ il mio acquisto più importante”, aveva detto Pradè presentando il suo ritorno. Riferendosi soprattutto al ruolo nello spogliatoio e nella crescita della squadra. Adesso, leader anche in campo. Ottima anche l’interdizione, con il Milan quasi mai pericoloso per la difesa viola. Merito anche dell’efficace filtro a centrocampo. Lui e Pulgar, messi ‘a schermo’, si possono completare.
CORSA. ‘Becchettato’ spesso dai tifosi per il ritmo compassato in mezzo al campo, Badelj è cresciuto molto nei chilometri percorsi e nella sostanza rispetto ai suoi primi anni in viola. La velocità non sarà mai il suo forte (per caratteristiche), ma il croato è bravissimo a leggere le situazioni e a destreggiarsi in zone complicate di campo. Come ha sottolineato anche Montella qualche giorno fa. Milan, a San Siro, ha superato per la 4° gara di fila (la 3° in otto giorni) gli 11 chilometri percorsi: ben 11,8 km, secondo solo a Pulgar (che è andato di nuovo oltre i 12 km).
TRA I MIGLIORI IN ITALIA. Una prova a tutto tondo, a Milano. 72 palloni giocati, ben 62 passaggi riusciti (in assoluto e di gran lunga il migliore dei viola), è stato il leader del centrocampo anche per palloni recuperati: addirittura 16, secondo solo ai 20 di Pezzella. Si è anche fatto sentire sugli avversari con i 4 falli commessi: insomma, qualità e sostanza, quello che chiede Montella alla sua Fiorentina. E Badelj si conferma tra i migliori ‘palleggiatori’ del campionato: 288 passaggi totali, il 5° centrocampista della Serie A. Non solo: come detto, anche tanta quantità. Tantissima, per uno tornato per fare il regista. Ben 14 palloni intercettati in ‘zona calda’, nessun centrocampista come lui in campionato. E Montella si può finalmente godere il ‘nuovo’ Badelj. Il ritrovato, Milan Badelj.
