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Dzeko, nell’invito a giocare con due punte c’è tutta la sua voglia di essere protagonista

Il campione bosniaco non vuole accontentarsi di un ruolo marginale nella Fiorentina

Come scrive Repubblica, nell’autocandidatura o comunque nell’invito a giocare con due punte c’è tutta la voglia di Dzeko di essere protagonista, non accontentandosi di un ruolo marginale, ragione che lo ha spinto a lasciare il Fenerbahçe in estate – dopo due anni conditi da 46 gol e 18 assist in 99 partite – e di accettare la proposta viola.

Del resto, nonostante i trentanove anni compiuti a marzo, l’ex Roma, Manchester City e Inter non ha alcuna intenzione di essere un part time, a maggior ragione in una Fiorentina che cerca leader a cui aggrapparsi e che, sempre in attacco, sta vedendo le difficoltà realizzative di Kean rispetto allo scorso anno e un Piccoli che, nonostante il peso di una valutazione monstre da 27 milioni, non può avere ancora lo status di trascinatore. Con la rete al Rapid, Dzeko è diventato il marcatore più anziano della storia della Conference League e il settimo giocatore con almeno sessanta gol nelle principali competizioni europee. Meglio di lui hanno fatto solo mostri sacri come Gerd Muller, Raul, Benzema, Lewandowski, Messi e Cristiano Ronaldo. Tutte statistiche da giocatore top, e da grande risorsa in rosa, sulla cui posizione Pioli non ha dubbi. Cose ribadite anche nel suo ufficio.

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