Duncan: “Sono pronto. Giocare per la Fiorentina è come farlo per la mia famiglia”

Il centrocampista si presenta con la nuova maglia viola. Di seguito le sue parole nella diretta testuale di LaViola.it

Duncan risponde subito sulle sue condizioni fisiche: “Da qualche giorno ho iniziato a lavorare con il gruppo e credo di esserci per domenica“.

Qual è il ruolo che preferisci a centrocampo?
“Con le mie caratteristiche possono giocare in ogni modo e in ogni ruolo. Sono a disposizione di Iachini. Facendo la mezzala potrei fare le due fasi sfruttando al meglio le mie caratteristiche“.

Perché il numero 88?
“A Sassuolo avevo l’8 e mi piaceva tanto. Qui c’è già un giocatore con quella maglia e allora ho preso l’88“.

Iachini ha influito nella tua scelta?
“E’ stato fondamentale ma la società ha fatto un grande passo prendendomi. Ringrazio i viola perché non tutte le società riescono ad arrivare fino in fondo in queste operazioni. Siamo riusciti a trovare la soluzione migliore per tutti“.

Che idea ti sei fatto della Fiorentina e del centrocampo?
“Non credo ci siano problemi in questa squadra. La posizione in classifica non fa bene a nessuno ma a centrocampo credo che la squadra sia solida. Dovrò lavorare molto per trovare il mio spazio perché i miei compagni sono forti“.

Perché hai scelto la Fiorentina?
“La Fiorentina ha tutto quello di cui un giocatore ha bisogno. Ha un pubblico che ti spinge ad andare oltre e questo mi dà la carica quando sono in campo. Con questi tifosi possiamo fare cose che magari non si potevano immaginare. Spero che quest’anno riusciremo almeno a toglierci delle soddisfazioni“.

Come hai trovato la squadra?
“Sono tutti forti e ragazzi bravi. Mi hanno aiutato ad inserirmi bene. Mi sento tranquillo grazie anche al mister. Questo è molto importante per un giocatore che viene da una realtà diversa. Mi stanno aiutando tanto per inserirmi bene“.

A Sassuolo quale fu l’elemento che portò Iachini per salvare la squadra?
“La classifica non è uguale a quella di oggi della Fiorentina. Questa squadra ha solo bisogno di tranquillità per fare punti. Siamo consapevoli della nostra situazione ma ne verremo fuori perché conosciamo le nostre qualità. Arriveremo dove la squadra merita di stare“.

Domenica una partita delicata contro la Sampdoria. Siete preoccupati?
“E’ una partita molto importante ma il campionato è ancora lungo. Io spero che la Fiorentina riesca a portare a casa il massimo risultato con o senza di me in campo. Non so se giocherò o meno ma chi lo farà giocherà per portare a casa il massimo“.

Sei partito dalla Toscana a giocare. Ti senti tornato a casa?
“Sì perché a Livorno ho avuto anni spettacolari e vivo qui vicino. Per me giocare per la Fiorentina e indossare la maglia viola è come giocare per la mia famiglia. Voglio onorare la maglia“.

In quale momento della tua carriera arrivi alla Fiorentina?
“Per me essere qui è un punto di partenza. Ho fatto abbastanza in carriera ma a 26 anni ho tanto da fare. Non sono un giocatore arrivato. Qui alla Fiorentina posso migliorare“.

Kouamé ha detto che il razzismo di combatte con il sorriso. Tu che pensi?
“Più se ne parla e più aumenta l’ignoranza. Il sorriso serve sempre, specie nel calcio. Veniamo pagati per fare ciò che ci piace. I razzisti non meritano neanche di vederci in campo, ma ripeto che meno se ne parla e meglio è“.

Come hai vissuto l’attesa del trasferimento alla Fiorentina?
“Sognavo la Fiorentina da almeno 3 o 4 anni. Per me era il massimo un trasferimento a Firenze“.

Il tuo rapporto con Ceccherini?
“Bello ritrovare un ex compagno. Anche Benassi mi sta aiutando tantissimo. Con loro posso crescere ancora di più“.

Come vivi la concorrenza con Benassi?
“La concorrenza non ci deve essere. Più diamo durante l’allenamento e più la squadra diventa forte. Gioca sempre chi sta meglio. Conosco Benassi da 8 anni ma ragioniamo nello stesso modo. Chi scende in campo deve dare il massimo“.

Tuo ritorno a Genova contro la Sampdoria?
“Bellissimo perché Marassi è uno degli stadi più belli d’Italia. Vogliamo cercare di raccogliere il massimo per tornare a casa con il sorriso“.