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Cutrone spinge per una maglia da titolare con lo Spezia: Kouame, Vlahovic e le Nazionali…

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Il Corriere dello Sport – Stadio parla di Patrick, motivato a tornare decisivo come nel post lockdown. E diventare, magari, il bomber da doppia cifra tanto cercato

Patrick Cutrone è pronto a schiacciare il piede sul gas, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. C’è stata la disavventura con l’Under 21, costretta a rientrare in anticipo per via delle positività al Covid-19 nel gruppo squadra, ma l’attaccante milanese è pronto a trovare la miglior condizione possibile con gli azzurrini. Lo farà già dalla gara di martedì contro l’Irlanda per poi concentrarsi sulla Fiorentina e, al rientro in squadra, da mercoledì, diventare un’arma in più per Beppe Iachini. 

I RIENTRI. L’ivoriano Kouame tornerà lo stesso giorno, il 14, mentre Dusan Vlahovic, chiamato dalla Serbia, fino a giovedì, il 15, non sarà al centro sportivo Astori. L’ex Milan che nelle prime tre giornate si è dovuto accontentare di 41 minuti complessivi proverà a strappare la prima maglia da titolare contro lo Spezia, anche per ricominciare a macinare gol, lui che in 85 presenze in A ne ha festeggiati appena 17. L’ultima volta che si è ritrovato a scendere in campo dal primo minuto è ormai vecchia di parecchie settimane, oltre 70 giorni: di fronte c’era il Bologna di Mihajlovic, al Franchi, Chiesa, passato alla Juventus in questa finestra di mercato, firmò la prima tripletta in campionato e Milenkovic chiuse i conti. 

ASPETTANDO I GOLE poi, Patrick ha assoluto bisogno di tornare a segnare, come nel post lockdown. Sì, perché le 4 marcature realizzate in viola in Serie A si sono concentrate tutte nel mese di luglio, sfruttando le occasioni messe a disposizione. Addirittura 3 quelli suggellati subentrando dalla panchina (Sassuolo, Verona e Torino). La Fiorentina, in questo mercato, se l’è tenuto stretto ed ora tocca a lui indirizzare la stagione sul giusto binario, quello della continuità, e di impiego e di rendimento. La missione, adesso, è quella di capitalizzare al massimo il lavoro, sfruttando le qualità che Ribery e Callejon potranno apportare al gruppo per trasformarsi in quel bomber da doppia cifra che i dirigenti viola non hanno ritenuto di dover rafforzare ulteriormente.

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