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Cori e tanti rimpianti. Ma ci sono ancora due strade per l’Europa

I gol sbagliati e la sfortunata autorete di Venuti, la Fiorentina esce con l’amaro in bocca contro la Juve. Il ritorno tra un mese e mezzo

Lo temevamo e puntualmente sono arrivati gli insulti razzisti nei confronti di Dusan Vlahovic. Quel coro «sei uno zingaro» urlato da una buona fetta del Franchi prima e a fine partita non fa onore a quei tifosi della Fiorentina che hanno fatto prevalere gli istinti più beceri e disumani. A nulla sono serviti gli appelli della vigilia, scrive il Corriere Fiorentino.

SCONFITTA IMMERITATA. Sul campo la Fiorentina ha cercato di imporre il suo gioco d’attacco con la Juventus impegnata soprattutto a limitare i danni, vista la lunga lista di calciatori indisponibili per infortunio (ben dieci). Italiano si è sbracciato più del solito, cercando di guidare la squadra in una serata che poteva entrare nella storia della Fiorentina ma che è stata segnata soprattutto dai rimpianti, soprattutto per il gol mancato da Ikoné (palo esterno) e per quella sfortunata deviazione di Venuti all’ultimo minuto che ha condannato la Fiorentina a una sconfitta immeritata.

TRA UN MESE E MEZZO. La finale però è ancora alla portata della Fiorentina, anche perché il ritorno sarà giocato tra più di un mese, quando anche la classifica del campionato sarà più vicina a quelli che saranno gli esiti finali. La squadra di Italiano ha tutte le carte in regola per conquistare un posto in Europa: ci sono ancora due porte aperte e già questa è una buona notizia. Domenica al Franchi arriva il Verona, squadra tutt’altro che facile. Ora bisogna incamerare punti per arrivare al 20 aprile con qualche sicurezza in più.

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