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CorFio – Ipotesi mix partite-cantieri anche per il secondo lotto. Ma i dubbi restano tanti

In settimana atteso il nuovo programma. Tante le incertezza su tempi, capienza provvisoria e risorse in vista del secondo lotto

L’eventualità che la Fiorentina debba lasciare lo stadio Artemio Franchi dal 1° giugno 2028 per consentire di accelerare i lavori del secondo lotto della ristrutturazione non è la sola prospettata dai progettisti al club viola. La ‘bozza’ di cronoprogramma per la seconda parte degli interventi – che dovrebbero avere il via a 2027 inoltrato – contiene altre opzioni, che prevedono il mantenimento della coabitazione tra cantieri e partite, ricalcando così la volontà e l’impegno della sindaca Sara Funaro per non ‘esiliare’ i gigliati. Lo scrive il Corriere Fiorentino.

DUBBI. “La fine dei lavori allo stadio Franchi resta nel 2029“, spiegava la nota di Palazzo Vecchio di mercoledì scorso, ma qualcosa andrebbe chiarito. E il nuovo cronoprogramma dovrebbe arrivare in settimana, con una determina del Comune. Per rispettare comunque il termine di fine lavori al 2029 con la squadra viola ancora a Campo di Marte, sembra evidente che certe opere previste dal progetto del secondo lotto dovrebbero essere stralciate o eseguite successivamente. Perché, se si potesse fare tutto quanto stabilito, tra le opzioni si dovrebbe ipotizzare di allontanare la Fiorentina per 6 mesi dal suo impianto?

TRIBUNA CENTRALE. Finito il primo lotto, che comprende principalmente la riqualificazione delle aree che ricadranno sotto la ‘copertura nord’ (nuova curva Fiesole più le adiacenti parti di Tribuna laterale e metà Maratona), per i lavori del secondo lotto il cantiere si ribalterà. Ma, oltre alle opere speculari, per completare quanto previsto dal progetto ci saranno anche da effettuare gli interventi che ricadono lungo la Tribuna centrale. In due anni e mezzo per centrare l’obiettivo del 2029 c’è da abbattere e ricostruire il parterre di Tribuna, riqualificare gli skybox esistenti, eseguire i lavori previsti negli interrati (compreso il nuovo tunnel di accesso in campo delle squadre), edificare tutti i locali tecnici e di servizio e soprattutto quelle nuove funzioni come ristoranti, bar e altri esercizi commerciali che dovrebbero far vivere il Franchi 365 giorni l’anno (generando ricavi per Fiorentina anche nei giorni senza partite).

CAPIENZA. Un ulteriore aspetto che dovrà essere chiarito al tavolo tra Comune, progettisti e club gigliato è quello della capienza. Durante le opere da eseguire nell’area della Tribuna monumentale (soprattutto relativamente a quelle negli interrati), come si potrà garantire la fruibilità in sicurezza al pubblico dell’intero settore? Tutti questi aspetti lasciano presagire che difficilmente entro il 2029 il Franchi si mostrerà come i rendering che furono illustrati dalla giunta Nardella in occasione della presentazione del progetto definitivo. Senza considerare che per il secondo lotto mancano ancora molte risorse finanziarie.

RASSICURAZIONI. Ma sui tempi l’assessore allo sport, Letizia Perini, in Consiglio comunale ha rassicurato: “La data di ultimazione dei lavori con tutta la copertura rimane il 2029. Questo anche perché quello che ha fatto ritardare alcune lavorazioni sono cose che, una volta sapute, non verranno ripetute nel secondo lotto. Quindi potremo anticipare i tempі“.

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