Il centrocampista pugliese spera di aver pagato il conto con la sfortuna: nel 2022 deve prendersi il centrocampo viola per sperare nel Mondiale (se l’Italia si qualificherà)
Gaetano Castrovilli è una sorta di rinforzo dal mercato invernale per la Fiorentina. Suo malgrado è così. Nella prima parte di stagione mister Italiano ha potuto contare raramente sul suo talento.
La stagione non era cominciata neanche male, con l’assist contro il Torino alla seconda giornata ed una seppur minima continuità che poteva dargli fiducia. Lo schianto contro il palo a Marassi, datato 18 settembre, ha interrotto la crescita della sua condizione fisica. Sempre in rincorsa, dopo esser diventato Campione d’Europa, ha terminato la stagione tardissimo. Vacanze e niente ritiro. E già con queste premesse la stagione inizia in salita. Come detto, poi lo schianto maledetto contro il palo a Genova. Timori, infortunio non comune per un calciatore, voglia di tornare il prima possibile.
Eppure passano le settimane, Gaetano sta fuori più di un mese. Lo si rivede il 24 ottobre contro il Cagliari. Qualche presenza, poi lo stop muscolare dopo la debacle di Empoli. Un calvario continuo, che adesso sembra essere finito. Il gol del Bentegodi, il primo della sua stagione e l’ultimo dell’anno solare della Fiorentina, è un buon auspicio in vista della ripresa del campionato.
Sulla carta Castrovilli è un titolare di questa squadra, con Torreira e Bonaventura. La lotta per ri-prendersi il posto come mezzala sinistra sarà settimana dopo settimana con Maleh e Duncan, due che (per fortuna di Italiano) sono stati lasciati a casa per la Copa d’Africa dalle rispettive nazionali.
L’obiettivo di Castrovilli, però, è quello di riprendersi una titolarità piuttosto costante. Far bene in viola è l’unico modo per convincere Mancini a riportarlo in Nazionale. Per gli spareggi di marzo e per gli (eventuali) Mondiali in Qatar di fine anno.
Coraggio Castro, il peggio speriamo tutti che sia davvero passato.
Di
Alessandro Latini