Nel paragone tra Dusan e il Re Leone, parla l’ex punta viola: “Come Batistuta, anche Vlahovic potrebbe calciare bendato e segnare”
Vlahovic sulla scia di Batistuta. Lo scrive oggi La Gazzetta dello Sport, che interpella Francesco Baiano, ex punta viola che giocò proprio con il Re Leone: «Sono ancora lontani anni luce, Bati era uno dei quattro-cinque giocatori più forti al mondo. Ma risentiamoci tra un po’ perché quello che dice Italiano mi fa capire tante cose». Tipo? «Che Dusan si allena in modo incredibile pensando a cosa fare e non a cosa
ha già fatto. Come Bati. E i miglioramenti in un anno sono stati incredibili. Credevo potesse diventare un grande, ma non in così poco tempo».
SOMIGLIANZE. C’è una somiglianza tra i due? «Una sì ed è clamorosa: il sentire la porta anche senza vederla, l’annusare la rete. Come Batistuta, anche Vlahovic potrebbe calciare bendato e segnare. È una dote innata, non si insegna. Il suo primo gol contro il Milan sembrava uno di quelli realizzati da Gabriel. Contro-movimento in profondità, controllo in corsa, la potenza in allungo. E la porta trovata anche da una posizione defilata».
COME BATI. «Stiamo parlando di Batigol, di una leggenda, non è facile. Servono due cose: la continuità, con stagioni a raffica da 20 o più reti; e l’essere il migliore in una squadra di vertice. Quando arrivi in un top team, come te ce ne sono altri dieci. Se fai la differenza lì, allora sei un campione. Quando dietro ti giri e non hai nessuno del tuo livello invece giochi tranquillo. Mi spiace che Vlahovic vada via dalla “mia” Fiorentina,
mi pare però non ci siano margini per il rinnovo, anche se il fatto che Dusan ci metta sempre il massimo impegno ha alleggerito il clima».
Di
Redazione LaViola.it