Attacco a forza zero, numeri da zona retrocessione. Quanto mancano Nico e Sottil…

Il Corriere Fiorentino analizza l’emergenza gol della Fiorentina, che in campionato segna meno di un gol a partita

Pochi tiri davvero pericolosi, nessun calciatore che in campionato abbia segnato più di una volta, un giocatore decisivo come Nico Gonzalez che non sta bene e non può aiutare i compagni. L’emergenza gol della Fiorentina, scrive il Corriere Fiorentino, sta assumendo le sembianze di una maledizione. A Bergamo Italiano le ha provate tutte eppure la squadra non è mai riuscita a sbloccarsi e allora le reti segnate sono rimaste 7 in 8 gare di serie A, meno di una partita (0,88), una media simile a quella di chi lotta per non retrocedere.

Il dato generale sull’attacco della Fiorentina non può far stare tranquilli. Se la sfida interna col Verona, quella in cui si sono percepiti i primi ritocchi al modulo (la comparsa del trequartista, Barak, e una punta più mobile, Kouame) è stata l’inizio della svolta probabilmente lo si capirà soltanto nelle prossime settimane, iniziando dal decisivo match di Conference in Scozia contro gli Hearts. Italiano, per esempio, si è detto «fiducioso, perché ho visto una squadra diversa». Nel secondo tempo ha messo in campo insieme tutti gli attaccanti che aveva. Nessuno di loro, però, è riuscito a togliere lo zero dal risultato, tirando in porta 5 volte (le stesse dell’Atalanta, e non è un’indicazione banale).

Un paio di occasioni le ha avute anche Jovic, che fin qui coltivava il triste record di essere il giocatore di movimento con meno palloni toccati (130, di cui 16 nell’area avversaria) tra quelli che avevano almeno il suo stesso minutaggio. A Bergamo è entrato in campo con un altro piglio, e questo non può che far ben sperare. La Fiorentina ha bisogno di lui e lui ha bisogno della Fiorentina per andare al Mondiale con la Serbia.

In questa foresta di nomi e moduli, allora, il pensiero non può che andare a quelli che non c’erano, e invece avrebbero fatto un gran comodo. Nico Gonzalez e Sottil, due che possono saltare l’uomo e creare superiorità numerica. Recuperarli prima possibile è fondamentale, in particolare l’argentino che è stato fuori più a lungo.