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Ambrosini: “Viola da Europa, Pioli è cresciuto rispetto a Firenze. Vlahovic e gli agenti…”

Ambrosini

L’ex Milan e Fiorentina sulla sfida del Franchi: “Due tra le squadre più belle e convincenti. Italiano il tecnico che ha inciso di più. E con Berardi…”

Massimo Ambrosini, ex Milan e Fiorentina, ha parlato al Corriere Fiorentino verso la sfida di sabato al Franchi: «Si affrontano due tra le squadre più belle e convincenti del campionato».

PIOLI. «Pioli è cresciuto tantissimo rispetto a quando allenava la Fiorentina. Già a Firenze, dopo la tragica scomparsa di Astori, aveva fatto un grande salto di qualità nella gestione del gruppo ma ora si è completato sotto tutti gli aspetti. La sua proposta di calcio è moderna, europea, e in ogni partita riesce a far vedere una soluzione diversa».

ITALIANO. «È senza dubbio l’allenatore che più di ogni altro ha inciso sulla propria squadra. Oggi, la Fiorentina, è la realtà nella quale rispetto all’anno scorso risulta più evidente la mano del tecnico. I giocatori sono praticamente gli stessi. Segno che le idee fanno sempre la differenza. La Fiorentina oggi è una squadra forte, aggressiva, sempre convinta dei propri mezzi».

VIOLA DA EUROPA? «Credo proprio di sì. Napoli, Milan e Inter sono di un altro pianeta mentre la Juventus meriterebbe un discorso a parte ma risalirà. Poi ci sono Atalanta, Lazio, Roma e Fiorentina che credo se la giocheranno fino alla fine».

CRESCITA DEI SINGOLI. «Castrovilli deve ancora tornare quello devastante degli esordi, Sottil ha tanto da far vedere e, soprattutto, Nico Gonzalez non ha mai potuto giocare con continuità. Se tutti questi tasselli andranno al loro posto allora ci sarà da divertirsi. Mercato? Il gap con le altre grandi c’è e là davanti manca qualcosa. Sento parlare di Berardi. Ecco, con lui i viola farebbero un salto di qualità enorme. La prospettiva cambierebbe parecchio…».

VLAHOVIC. «Io penso che la società debba mettere da parte i rancori, cercando in tutti i modi di mettersi al tavolo col ragazzo e col suo agente per trovare un’intesa che li porti a fine stagione nella massima serenità. Mi faccia dire una cosa però… Sento tantissime accuse al suo agente, e ai procuratori in generale. Va tutto bene, ma loro agiscono rispettando le regole, e quelle regole le hanno scritte e approvate i club. È troppo facile prendersela solo con i procuratori, io penso che si debbano responsabilizzare molto di più i giocatore perché, alla fine, sono loro che decidono. Non esiste che un agente agisca contro il parere del calciatore». Lei, da compagno, cosa gli direbbe? «Prenderei Dusan da una parte, gli direi di restare fino a fine stagione, di portarmi in Europa e poi amici come prima…».

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