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Zenga: “Mondo maestro. Viola in forma, ho fatto i complimenti a Pioli, ma noi siamo squali”

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Parla così verso la gara del Franchi il tecnico del Crotone Walter Zenga in conferenza stampa: “Mondonico? Lascia un vuoto perché è stato un maestro, l’immagine di lui ad Amsterdam con la sedia alzata resterà per sempre nella storia del calcio italiano. Ed anche perché il suo carattere lo ha portato a lottare con grande determinazione contro un male incurabile. Ha lottato col sorriso nella malattia non facendolo notare, è una perdita molto sentita perché ha dato tanto a tutti noi, anche se non l’ho mai avuto come allenatore, ma so che era un grande uomo”. Fare punti? “A volte mi pare ci si dia la zappa sui piedi. Noi giochiamo sempre per fare punti, non andiamo mai in campo per non farli. Anche se avevamo una posizione diversa in classifica sarebbe stato lo stesso. Nei miei giocatori vedo 4 aggettivi: indomiti, furenti, tenaci e combattivi. Questo è il Crotone. Il nostro emblema è uno squalo, che per natura è un cacciatore e non una preda. E fino all’ultimo minuto del campionato lotteremo su ogni pallone. Noi siamo positivi, ma con un atteggiamento che ci vede vogliosi di fare sempre risultato. La squadra si è allenata con grande attenzione in questi giorni, penso che siano recuperati tutti. Ho forzato delle situazioni, perché vogliamo lottare. Non mi piace dire che saranno 10 finali, è una cosa scontata. Ma da sabato staremo in apnea giocando queste gare dando tutto. La Fiorentina? Non son riuscito a vedere le gare prima di quella di Torino, mi faceva male vedere Astori. Ho parlato con Pioli lunedì, e gli ho fatto i complimenti. Non pensavo che la Fiorentina sarebbe riuscita a ripartire così, unita. E che gioca un calcio senza dare punti di riferimento, molto aggressivo. Sono tutti uniti, e dobbiamo essere molto combattivi per fare punti. Pioli? è un allenatore molto capace, all’Inter è stato semplicemente sfortunato, altrimenti sarebbe ancora lì. Sicuramente, nonostante le assenze, Dabo e Cristoforo hanno ottime qualità. Poi ci sarà Chiesa, mi piacerebbe vederlo in campo perché ho giocato col padre, mi pare uguale ad Enrico. E mi farà piacere salutarlo. La Fiorentina lotta per l’Europa, viene da tre vittorie di fila, hanno grande dignità, e non sarà facile”.

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