Ultimi 180 minuti di campionato per definire anche il futuro di tante squadre. Prolungamento per il tecnico viola, ma…
Sono i primi 90 minuti dei centottanta che possono cambiare i destini di una dozzina di squadre, altrettanti allenatori e alcuni dirigenti. Perché è così che si fanno le cose nel nostro calcio, è così che si lavora. A capocchia: idee fantastiche, ambizioni, grandi aspettative, qualche investimento, promesse promesse promesse e poi tutto si risolve all’ultimo e chi s’è visto s’è visto, scrive Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport.
SCUDETTO. Penso innanzitutto al Napoli, a Conte: a se e quanto potrebbe cambiare il futuro di entrambi se arrivasse il quarto scudetto. A Torino è forte la convinzione che Antonio torni presto a casina, la pregiudiziale è che sia lui a liberarsi: alla Juve nessuno vuole ritrovarsi alle prese con un De Laurentiis lievemente alterato. L’Inter ha davanti a sé l’obiettivo Champions, oltre al Mondiale Club, ma non intende abbandonare l’idea del doblete. Il centro di tutto è naturalmente Inzaghi che, per inciso, ha ricevuto proposte dall’estero, una indecente dall’Arabia. Ma resterà.
RILANCI. Roma e Milan si ritrovano nella stessa situazione, pur se per differenti motivi: Ranieri lascia la panchina indipendentemente dal risultato finale, il nome del sostituto non è stato ancora rivelato. Ghisolfi sostiene di essere vicinissimo a un top. Ma l’ultima parola spetta a Dan. Giorgio Furlani, dopo aver definito fallimentare una stagione che – almeno per lui – sarebbe stata brillante se fosse arrivata anche la coppa Italia, si appresta a salutare Sergio Conceiçao e tentare la carta di un grosso nome sulla panchina del Milan.
DUBBI E OBIETTIVI. Da giorni nutro qualche dubbio sulla permanenza di Baroni alla Lazio (sensazioni): anche in questo caso la Champions produrrà effetti. Italiano sta per rinnovare col Bologna: non vuole cominciare la prossima stagione col contratto in scadenza, la società è più che disposta ad accontentarlo. Palladino ha allungato con la Fiorentina eppure c’è chi dice che dopo l’uscita dalla Conference sia stato addirittura offerto alla Roma. E Gasp? Voglio vedere chi avrà più coraggio: se l’Atalanta lasciandolo libero con un anno d’anticipo o lui pretendendo di andar via.
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Redazione LaViola.it