Le parole del direttore del Corriere dello Sport sulla Fiorentina: “Squadra tecnica ma poco fisica in mezzo. A Colpani non puoi chiedere di coprire”
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha parlato a Radio Bruno di Fiorentina: “La Fiorentina ha fatto un girone di andata non altalenante, ma in parte sorprendente, ma con una parte finale un po’ scombussolata anche dalla vicenda di Bove. A livello emotivo e tattico.
SENZA BOVE. “Quando si è visto che Conte avrebbe messo Spinazzola, era come se il tecnico del Napoli sapesse del cambio di modulo di Palladino, di arginare Dodo che giocava più avanzato. La Fiorentina ora non ha un giocatore come Bove in rosa, non so se può esserlo Folorunsho. Con Bove ho un rapporto speciale, gli dissi che era una pippa quando era a Roma, si mise a ridere, poi quando è venuto a Firenze gli ho detto che mi ero sbagliato. Sottil fa un’altra cosa, Adli e Cataldi hanno un motore lento, magari più tecnici e tattici. Ma quando succede una cosa del genere, così traumatica, qualcosa resta. Confesso che qualcuno me l’aveva anticipato”.
CENTROCAMPO. “La Fiorentina a centrocampo è una squadra tecnica ma poco fisica, anche se mettiamo Colpani. Quando hai contro Anguissa e McTominay vai in difficoltà. Spero che Folorunsho sia una soluzione, dietro Pablo Marì darà esperienza oltre che fisicità. A me la squadra piace, sono anche uno dei rarissimi estimatori di Kean quando era alla Juve. Paratici era convinto che potesse diventare un grandissimo attaccante, non mi ha sorpreso ora a Firenze. Mi sta sorprendendo la difficoltà che stanno avendo giocatori qualitativi come Gudmundsson e Colpani. Ma è una squadra che a me piace. Dietro è il suo punto debole, ma non puoi affidarti solo a Comuzzo. Ranieri fa tutto quello che può, e ha un grandissimo portiere. È una squadra che deve giocare per i primi 6 posti, dal 5° al 6°, magari con un po’ più di continuità”.
COLPANI. “Io abito a Monza, Colpani me lo sono goduto. Ha dei colpi, ma non puoi chiedergli copertura. La Fiorentina ha tanta qualità, ci sono tante squadre che ne hanno meno. Palladino sta facendo un ottimo lavoro, le cadute mi sembrano abbastanza funzionali. Dispiace perché ad un certo punto si era trovato in una posizione strepitosa”.
PONGRACIC. “Dopo 6 mesi non puoi bocciare, vedi Platini con la Juve. Chiaro, non è Platini, ha dei rischi inferiori per certi aspetti. È strano perché hai lottato per portarlo via, c’era il Rennes in estate. Il fatto che arrivi Marì, che Palladino conosce bene, mette Pongracic nel fatto di essere un oggetto sconosciuto. Ma gli va data anche un po’ di fiducia”.

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Redazione LaViola.it