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Zazzaroni: “Palladino la scelta per il futuro, ma c’è un piccolo ostacolo. Commisso non vende”

Le parole del direttore del Corriere dello Sport: “Penso che Italiano vada via, Aquilani piace a Rocco ma non è tra i candidati forti”

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha parlato a Radio Bruno di Fiorentina, partendo dal futuro di Italiano: “Se devo mettere un euro, penso che Italiano vada via. Ha bisogno di un’offerta, e bisogna capire la Fiorentina cosa vuole fare, se cambiare o meno. Se c’è l’intenzione di aprire un discorso nuovo, ma dipende dalle opportunità. Palladino è al momento la scelta societaria, c’è un piccolo ostacolo di cui preferisco non parlare perché riguarda rapporti interni. Poi c’è Gilardino, ma Palladino è il favorito ad ora”.

PALLADINO. “Ha la freschezza, ha idee, è giovane. A Monza ha fatto molto bene con materiale prima molto giovane e poi con una squadra più esperta. Se parli di giovani allenatori parli di Palladino, Gilardino. Oltre a Italiano. Aquilani non mi pare ora tra i candidati più forti, potrà piacere a Commisso ma se va via Italiano penso arrivi un allenatore un po’ più esperto. Aquilani non sta andando benissimo a Pisa, poi magari andrà benissimo nei prossimi anni”.

BELOTTI. “A Roma ha avuto poco spazio, si era trovato bene ma quando giochi poco come attaccante vai in difficoltà e perdi sicurezza. È un lottatore, a Firenze si aspettavano di più ma intanto hanno capito che Beltran non è un centravanti. Nzola sta rendendo meno di quello che immaginavo, Belotti sta facendo la guerra come ha sempre fatto. Ma se la Fiorentina gioca come contro l’Atalanta di soddisfazioni se ne può togliere tante, ma il problema è la bipolarità della squadra. E poi dietro concede tanto”.

SOCIETA’ POST BARONE. “Ho avuto modo di parlare con Pradè, siamo molto amici, da una vita. Sono tutti molto turbati, hanno vissuto 5 anni con Joe giorno e notte, un rapporto simbiotico. Poi Daniele nella sua vita ha avuto altre tragedie e vive questa situazione in maniera diversa come sensibilità. La continuità la garantisce Commisso, che non vuole assolutamente vendere, mi è stato detto. Certo qualcosa cambierà. Dopo questa gestione Barone-centrica, per tanti anni, tra pro e contro, qualcosa cambierà radicalmente. Ma l’importante è che la squadra abbia contenuti. Burdisso è un direttore sportivo, Pradè un dirigente, possono tranquillamente lavorare insieme”.

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