Zazzaroni svela alcuni sentimenti e sensazioni raccolti dai fratelli di Astori, a quasi un anno dalla sua scomparsa
Nel suo commento sul Corriere Dello Sport, parla così di Davide Astori il direttore del quotidiano Ivan Zazzaroni: ieri, nelle ore che hanno preceduto una bellissima partita, Fiorentina-Atalanta, ho parlato più volte e a lungo al telefono con Bruno e Marco Astori, i fratelli maggiori: ho raccolto le loro emozioni, le loro sensazioni, le loro inquietudini: volevo capire se quello che era successo dopo la partita con l’Inter li avesse in qualche modo scossi.
Marco e Bruno hanno avuto solo parole di protezione per la madre, alla quale qualcuno aveva riferito delle offese social al figlio; sono persone straordinariamente lineari, strutturate, solide e riservatissime: a chi si è presentato nei luoghi di Davide o ha telefonato per un’intervista hanno chiesto con garbo il silenzio, perché non esiste – almeno per loro – l’esclusiva giornalistica del ricordo. Prevalga allora il silenzio del rispetto più autentico. Qualche settimana fa proprio Bruno mi scrisse che “la forza di Davide nasceva da ciò che i miei genitori hanno dolcemente e sapientemente plasmato nella nostra testa sin da quando eravamo bambini: a volte, seppur a fatica, facendo un passo indietro e lasciandoci commettere quegli errori che fanno crescere molto più di tante campane di vetro”. Di Davide colpiva proprio la maturità, il senso di responsabilità, la sensibilità nei confronti dell’altro. La speranza di recuperare qualcosa di sano.
Di
Redazione LaViola.it