Connect with us

Focus

Zarate, una doppietta per Natalie e per… Sousa. Due tweet d’amore (e una chance sfruttata)

Due gol belli, bellissimi. Una doppietta stupenda che vale molto di più di un risultato più tondo contro un modesto Qarabag, ed il perché sta tutto in quella maglietta che Mauro Zarate non vedeva l’ora di mostrare. “Gracias Dio. Nat te amo“, cinque parole per mettere (speriamo) la parola fine ad un periodo difficilissimo. Quello che la famiglia dell’argentino ha dovuto vivere nelle ultime settimane per un tumore al seno (diagnosticato prima e rimosso poi) della bellissima Natalie. Moglie e madre dei suoi due figli, nati dopo il matrimonio del 2011. Un matrimonio felice, quasi da film. Fino a quel dolore che proprio non volevi provare (e non ti aspettavi neppure di farlo). La storia è cronaca recente, risale ai primissimi giorni di settembre il viaggio di Zarate in Argentina. Un permesso speciale che la società non ha esitato a concedergli per stare vicino alla moglie Natalie che pochi giorni dopo sarebbe stata operata. Parla lei, che rompe il silenzio il 10 settembre e confessa: “Ho dovuto operarmi per rimuovere un tumore al seno sinistro. L’intervento è avvenuto giovedì scorso e adesso mi sento meglio. Ora saranno necessari altri controlli”.

La strada “in discesa”, la situazione che piano piano migliora. E infatti Mauro torna in Italia e Sousa lo riabbraccia, anche se ancora non è pronto. Manca la condizione, fisica e psicologica. Mancano le gambe e la mente, da ritrovare in allenamento. Fino alla chance di ieri sera contro il Qarabag: concessa e sfruttata. In 120 secondi. La maglia con dedica era pronta per essere sfoggiata, Mauro non aspettava altro. E infatti alla prima occasione ecco il primo centro con il destro, dalla distanza: specialità della casa. Occhi lucidi e parole dolci per la sua “Nat” in primo piano. In mondovisione. Poi arriverà anche la doppietta, pochi minuti dopo, con un gran gol su punizione. Due gol, due tweet d’amore a Natalie e a Sousa: Mauro Zarate è tornato, la Fiorentina ne aveva bisogno. Perché dà variabili tattiche, imprevedibilità, talento ed estro. Tutto al servizio della squadra, anche quando gli avversari saranno più tosti di un Qarabag troppo modesto per far paura davvero. La paura, Mauro, l’ha vissuta eccome. E adesso la trasforma in grinta per i suoi due amori: Natalie, e la Fiorentina.
Click to comment
Iscriviti
Notifica di
guest

0 Commenti
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Focus

0
Lascia un commento!x