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Zarate: 205′ giocati e 4 gol. Media reti da urlo. E cederlo adesso sarebbe un autogol

Il dramma, la rinascita, e poi? La conferma? Ancora è presto. E forse la sosta natalizia non aiuta visto il momento magico di Mauro Zarate. Provato tutta l’estate da titolare in amichevole dopo un semestre molto positivo ad inizio 2016, poi scomparso causa malattia della moglie tra viaggi in Argentina e ovvia distrazione mentale, le voci di un addio a Gennaio, e poi l’improvviso risveglio.

I numeri di Zarate diventano così da fantasmagorici nel senso di desaparecido, a fantasmagorici nel senso di sbalorditivi. Dentro col Qarabag e doppietta, dentro con la Lazio e rete, dentro con il Napoli e rete. Un paio bellissime, una con il grande aiuto del portiere azero, e l’altra da opportunista. Nel mezzo anche una traversa col Genoa. La media reti dell’argentino diventa così da record: 205 minuti giocati in stagione diluiti in 8 presenze e 4 reti. Una media di un gol ogni 51 minuti. Media ovviamente falsata dalle poche chance avute, ma che fanno di Zarate il bomber dalla miglior media reti della Fiorentina.

Egoista, forse anche troppo, ma con quella innata qualità di saper trasformare in oro spesso la prima cosa che tocca. Come col Qarabag, come contro il Napoli. Soprattutto a gara in corso. Un po’ alla Robbiati, che Ranieri metteva sempre a gara in corso spesso con ottimi risultati. Idem per Zarate. Che forse non sarà in grado di garantire copertura, pressing, tenuta per 90’ ai livelli che Sousa richiede ai suoi giocatori, ma che quando entra a gare in corso, con spazi più ampi e difese avversarie più stanche, sa essere letale. Per non parlare dei numeri relativi alle conclusioni. In Europa Zarate ha messo a segno 2 gol su 3 tiri effettuati con una percentuale realizzativa del 67%, mentre in campionato una media di 1 gol ogni 4 tiri, con una percentuale di specchio centrata nel 50% in Serie A e del 67% in Europa.

Resta il dubbio se Sousa non abbia prolungato troppo il suo periodo in naftalina, visto i recenti ko della Fiorentina. Ma la riprova non l’avremmo mai avuta. Una cosa invece appare certa: questo Zarate può fare molto comodo alla squadra viola, per un 2017 che deve e dovrà essere di rincorsa ai quartieri europei. Forse anche più di Jovetic, accostato sempre con maggior forza al ritorno in maglia gigliata. Intanto Maurito si gode la fine di un incubo, quello sportivo, dopo quello familiare. Entrambi con l’happy ending. Il Bologna continua ad essere una voce più che concreta per l’argentino. Ma cederlo, adesso che appare davvero ritrovato, potrebbe essere l’ennesimo errore di un mercato di Gennaio mai particolarmente fortunato per la società dei Della Valle.

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