Women’s da record: sabato il Verona. E la Fifa celebra il cammino delle viola

La stagione dei record della Fiorentina Women’s ha ormai calamitato attenzioni anche al di fuori dei confini italiani. E ai più alti livelli del mondo del calcio. La Fifa per esempio ha celebrato la squadra viola dedicandogli ampio spazio in un articolo apparso sul suo sito ufficiale, incentrato sui campionati femminili: insieme a realtà consolidate come quelle in lotta per il titolo australiano (Perth Glory e Melbourne City) e francese (Paris Saint-Germain, Lione e Montpellier), la federcalcio mondiale si è occupata anche del dominio della squadra di Fattori. «Il ruolino della Fiorentina Women’s FC – si legge su fifa.com – fino a questo punto della stagione è impressionante: 13 partite, 13 vittorie, 39 punti e primo posto in classifica. La vittoria con la Jesina sottolinea l’attuale dominio del club che è stato fondato solo nell’estate del 2015 e che ha chiuso terzo la sua primissima stagione in Serie A».

Rientrando in Italia invece, la società viola si è trovata ad essere celebrata spalla a spalla con la rivale meno amata, nella cerimonia del premio «Campione del Primo Tricolore»: il riconoscimento viene consegnato alle società delle varie discipline sportive che alla data del 7 gennaio, giornata nazionale del Tricolore, hanno ottenuto il miglior punteggio in classifica, e quindi il presidente della Fiorentina Sandro Mencucci si è ritrovato a ritirarlo accanto ai rappresentanti della Juventus (per il calcio maschile), ma anche, fra le altre, dell’EA7 Emporio Armani Milano (per il basket maschile), e della Pomì Casalmaggiore (per il volley femminile).

Non bisogna dimenticare però che il campionato non è finito: sabato è in programma la trasferta contro il Verona, ed è una di quelle partite che a inizio stagione venivano catalogate come scontri diretti. Vista la classifica attuale però viene difficile chiamarlo ancora tale: la Fiorentina ha ben undici punti di vantaggio sulle venete, e con una vittoria archivierebbe di fatto a otto giornate dalla fine il discorso della qualificazione alla Champions. Se mai ce ne fosse bisogno.