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Voleva il bomber e il regista, dovrà cambiare modulo. Iachini e il rischio di fare come Montella

montella iachini

La strada in salita di Beppe, confermato da Commisso e ora costretto in equivoci tattici. Un anno iniziato non nel migliore dei modi

Beppe Iachini ha trascorso gli ultimi mesi saldo sulla sua panchina, forte della conferma voluta in prima persona da Rocco Commisso. Una scelta decisa, dovuta a un feeling personale molto forte e a un senso di riconoscenza per la salvezza raggiunta. Eppure Barone e Pradè avevano sondato altri profili come Ivan Juric e Daniele De Rossi (che però non aveva il patentino), segno che tra i dirigenti si era fatta strada anche l’idea di cambiare per ripartire da zero dopo la stagione di transizione, scrive il Corriere Fiorentino.

CHIEDEVA UNA PUNTA. Così oggi, davanti ai primi ostacoli sia in campo che sul mercato, la Fiorentina sembra faticare a trovare la sintonia giusta. Sono bastate queste tre partite per mettere in mostra i pregi e i difetti di un gruppo che nonostante il mercato di gennaio continua a mostrare alcune lacune decisive, come la scarsa confidenza con il gol. Per questo Iachini da tempo va ripetendo ai suoi dirigenti la necessità di una punta esperta, un giocatore con alle spalle un curriculum di sicuro affidamento che gli garantisse almeno quindici gol. Invece, ad ora, è costretto a puntare su tre giovani centravanti interessanti ma ancora troppo acerbi.

REGISTA. Iachini avrebbe ritenuto necessario anche l’acquisto di un regista. Dopo aver chiesto a gran voce la conferma di Pulgar, il tecnico aveva messo nella sua speciale lista un giocatore in grado di dettare i tempi, un vero regista. L’identikit preferito era quello di Lucas Torreira, messo ai margini della rosa dall’Arsenal. Ma i costi hanno fatto desistere la dirigenza viola, con il giocatore che in queste ore è passato all’Atletico Madrid. Il problema semmai è che la caccia viola a un metronomo si è di fatto interrotta lì. Certo, a centrocampo sono arrivati rinforzi di qualità come Bonaventura e Amrabat, che però ha mostrato le sue qualità in posizione di interno.

TATTICA. Il rischio è dunque che Iachini finisca per restare imbrigliato negli equivoci tattici di questa rosa tanto da dover valutare di cambiare la disposizione in campo. Soprattutto per liberare l’ex Verona dal ruolo di mediano, o per sfruttare Callejon (che prenderà il posto di Chiesa) e non costringerlo a dover fare tutta la fascia. Di fatto l’allenatore è stato accontentato soltanto sul versante difensivo: Milenkovic, Pezzella e Caceres sono rimasti e l’arrivo di Quarta ora va a rinforzare un reparto che appare abbastanza completo.

‘RISCHIO MONTELLA’. Le ultime ore sono state anche quelle del caso della fascia da capitano consegnata a Chiesa nella partita contro la Sampdoria. Una decisione che però non sarebbe stata del tutto condivisa dalla società che ha preferito non aggiungere altro sulla questione. L’anno più importante per Iachini non è iniziato nel modo migliore. Con il rischio di ripercorrere la strada di Montella. Trattenuto per scelta del patron ed esonerato (anche) per una squadra che non sentiva del tutto sua.

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