Rassegna Stampa
“Vogliamo eliminare ogni dubbio”: aperto un fascicolo in procura. Atto dovuto
Era tutto in ordine nella camera di Davide Astori, lui era composto sotto le coperte con i lineamenti distesi, sembrava davvero che dormisse, niente che potesse far pensare a un episodio di sofferenza prima della morte. Solo le mani erano raccolte a forma di pugno in prossimità dell’addome, come a significare un lieve segno di tensione. Così scrive La Nazione. Il giorno dopo la tragedia che ha sconvolto il mondo del calcio, e non solo quello, la procura della Repubblica di Udine ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti: nulla deve essere tralasciato per spiegare la morte nel sonno di un giovane atleta e la legge prevede che per richiedere un’autopsia la magistratura debba considerare i sospetti di un crimine.
L’indagine per omicidio colposo è dunque un atto dovuto, la Fiorentina dovrà inviare ai magistrati tutti i dati clinici di Astori, compresi di risultati degli ultimi test effettuati insieme ai compagni di squadra lo scorso mercoledì. Qualcuno non aveva colto i sintomi di una patologia nascosta? Il capitano aveva assunto sostanze che hanno determinato la morte? Sono state sottovalutate sintomatologie che avrebbero potuto indicare un pericolo? «Nessun indizio per ora ci porta verso questa direzione _ ha spiegato il procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo _ ma abbiamo il dovere di eliminare ogni dubbio».