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Tra voglia e bisogno di tornare a riempire gli stadi. Firenze e il suo 12° uomo fremono

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Tra voglia e bisogno di tornare a riempire gli stadi. Firenze e il suo 12° uomo fremono

Ancora è impossibile sapere se e come gli stadi riapriranno per la prossima stagione di Serie A. In una percentuale senz’altro, a chi sarà rivolta e in che modalità è ancora tutto da decidere. La Fiorentina attende, com’è logico che sia, di saperne di più. Ma la voglia di tornare ad aprire le porte del proprio impianti ai tifosi è enorme: “Abbiamo bisogno della riapertura degli stadi”, ha detto il dg viola Barone uscendo dall’ultima riunione di Lega. Un mix tra l’esigenza per i club di tornare a monetizzare attraverso biglietti e abbonamenti e la voglia di tornare ad avere il sostegno della propria gente.

SIMBIOSI. Da sempre, nell’era Commisso, i tifosi della Fiorentina sono stati centrali nelle idee della dirigenza viola. Non solo in maniera simbolica,

ma anche in alcune ‘lotte comuni’ come la necessità di avere un nuovo impianto dove far giocare la Fiorentina che fosse al pari dei tempi moderni e all’altezza di una città come Firenze. Sia, dunque, per far evitare alla gente di prendersi pioggia e freddo, sia per permettere al club di aumentare i ricavi e poter competere con altri colossi. Le cose, ormai è noto, non sono andate nella direzione sperata, ma quantomeno il ‘nuovo Franchi’ permetterà ai tifosi di stare al coperto. Da quando? Entro 5 anni, come prevedono le norme sui fondi europei ai quali il Comune ha deciso di attingere. Burocrazia permettendo, invece, i tempi per il ricorso al Viola Park saranno (per fortuna) ben più brevi.

Quel senso di simbiosi su cui hanno puntato da subito e fortemente coi tifosi Commisso e Barone è ancora oggi forte, nonostante i risultati sportivi siano stati ben al di sotto delle aspettative. Con l’arrivo di Gattuso e le prospettive di rilancio di questa prossima estate, inoltre, sta crescendo un nuovo entusiasmo.

DODICESIMO UOMO. C’è voglia di tornare a sostenere la Fiorentina. L’atmosfera dello stadio manca come il pane. Appena c’è stato occasione di tornare a vedere una partita della Fiorentina, guarda caso, è stato invaso il Bozzi per la gara della Primavera contro la Juventus, con i posti disponibili polverizzati. E non è un caso se nell’ultima campagna abbonamenti, al primo anno di Commisso, fu registrato il record di abbonati dal post fallimento, con 24732 tessere staccate in estate e altre 1000 in inverno, prima che il Covid-19 bloccasse il mondo. Adesso con le riaperture, è già in arrivo un’onda viola a Moena, dove la Fiorentina sarà in ritiro a metà luglio. Per quanto con alcune limitazioni (molte indicazioni le darà l’Europeo), il dodicesimo uomo è pronto a scaldare i motori. Si attendono solo i segnali di via libera per ri-trasformare il Franchi in un fortino come era anni addietro. Con la speranza, quantomeno con tanta curiosità data dal nuovo corso Gattuso, di vedere in campo cose ben lontane dagli spettacoli visti in queste ultime due annate.

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