Superato il contagio da Covid-19, l’attaccante serbo scalpita per tornare in campo. Il rinnovo è pressoché fatto
Nel frattempo Vlahovic si allena, e segue alla lettera le indicazioni del nutrizionista. L’obiettivo è (ri)presentarsi il più in forma possibile anche se, rispetto al resto del gruppo (così come Pezzella e Cutrone) inizialmente dovrà prestare particolare attenzione, lavorando a ritmi probabilmente più blandi, scrive stamani Il Corriere Fiorentino. Certo, fosse per lui non allenterebbe di un centimetro. Un atteggiamento, questo, per niente scontato in un ragazzo della sua età. Testa sulle spalle, serietà, attenzione ai particolari. Ha 20 anni, ma sembra un trentenne. E i numeri di questa stagione gli danno ragione. Con otto gol (tra campionato e Coppa Italia) è il capocannoniere della Fiorentina e, partita dopo partita, si è conquistato (di fatto) la maglia di centravanti titolare. Anche Cutrone, arrivato a gennaio, si era dovuto accodare. Talmente positiva, la sua annata, da convincere la società a rinnovargli ulteriormente il contratto.
È stato Rocco Commisso in persona a volerlo, e soltanto l’emergenza sanitaria ha impedito che arrivasse la firma su un accordo che scadrà nel 2025, e che vedrà il suo ingaggio salire fin (poco) oltre il milione di euro. L’idea, tanto per esser chiari, è farne il «9» della Fiorentina. Per il presente, e per il futuro, e da questo punto di vista la prossima sarà una stagione fondamentale. Vlahovic infatti, dovrà dimostrare di poter essere il centravanti di riferimento di una Fiorentina che, per stessa ammissione dei dirigenti, dovrà tornare tra le «sette sorelle». Con una motivazione in più. Il rinvio di Euro 2020 offre a Dusan un’occasione d’oro: guadagnarsi una convocazione che, quest’anno, sarebbe stata impossibile. La sua Serbia, comunque, dovrà superare gli spareggi. Primo appuntamento: la semifinale contro la Norvegia di Haaland. Forse, il classe 2000 più forte al mondo. Sfidarlo e, magari, batterlo. Vuoi mettere la soddisfazione?

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Redazione LaViola.it