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Vlahovic, un 2021 da leone. Può entrare nella storia viola

Raggiunto Hamrin, è dietro solo a Lewandowski. E’ rimasto di ghiaccio in mezzo alle voci sul futuro. E lasciare la Fiorentina in Europa…

Senza limiti, affamato come un leone che ha appena azzannato la sua preda, l’immagine che ha pubblicato su una storia in evidenza su Instagram. Dusan Vlahovic, 27 reti nel 2021, non si ferma più. Ha già segnato 10 gol in campionato (la passata stagione ci vollero 26 turni per arrivare a 9, 27 per balzare a 12, con il tris calato al Benevento), con due doppiette e una tripletta e, oltre ad aver scalato la classifica marcatori fino ad agganciare Ciro Immobile, si è messo alle spalle pure l’altro giovane d’oro, Erling Haaland, classe 2000 come lui. Nei principali cinque campionati europei, solo Robert Lewandoski, nell’anno solare, ha fatto meglio di Dusan, mettendo il sigillo su 38 reti in Bundesliga. In questi undici mesi e mezzo, il serbo ha segnato poi più di Benzema (25). Anche il brasiliano Cabral, che gioca con il Basilea e figura nella lista dei potenziali candidati a raccoglierne l’eredità in viola, ne ha segnati due in meno. Non solo: è anche simbolicamente davanti all’ex Salah, fermo a 20 reti in Premier. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

IMPERMEABILE. Vlahovic uomo di ghiaccio non si è lasciato scalfire da niente. Non lo hanno infastidito le voci di mercato estive, quando le grandi del calcio internazionale, quelle capaci di mettere sul piatto la vetrina della Champions League, hanno bussato alla porta del suo procuratore, e non si è lasciato distrarre dopo, quando la trattativa per il prolungamento si è interrotta. Ha continuato a macinare reti con la Serbia, trascinandola al prossimo Mondiale senza nemmeno l’ansia del play off da gestire, restando concentrato unicamente sul presente, per poi tornare a concentrarsi sulla Fiorentina. Fedele alla filosofia del “qui e ora”.

META’ SQUADRA. Sa bene pure lui che dirsi addio con quella qualificazione europea che manca ai viola da cinque stagioni sarebbe probabilmente l’anestetico migliore, di certo lo strumento per inghiottire un diniego che fa male davvero, specie se si osservano i numeri. Sì, perché Vlahovic ha segnato il 50% esatto delle reti realizzate dalla Fiorentina, 10 su 20, ed ha contribuito a portare ben 12 punti alla classifica della sua squadra, sui 21 totali. «Su Vlahovic abbiamo detto tutto, dispiace si parli solo di lui  – ha detto ieri a Radio24 Joe Barone –. Con l’arrivo di Prandelli, gli comunicammo che la nostra decisione era quella di puntarci. Il merito è della società. Ci abbiamo sempre creduto, ma abbiamo calciatori importanti come Saponara, Duncan, Dragowski, Terracciano, Venuti e tutti gli altri». Intanto Vlahovic, 61 anni dopo, ha agganciato un mito come Hamrin per gol fatti in un anno solare (27), dopo che aveva staccato i vari Toni, Batistuta, Chiesa, Montuori e Virgili. Ora ha sei occasioni di fronte per staccare l’Uccellino ed entrare nella storia della Fiorentina. 

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