Bello e sincero l’abbraccio di compagni e staff al centravanti viola, dallo stadio prima fischi e poi applausi. E’ forse in un gioco più grande di lui a livello contrattuale
Vittoria di rara facilità dopo quasi tre settimane di rarissima tensione. Il 3-0 ha messo a nudo alcune verità: la prima è che il pubblico di Firenze – fischi all’inizio per Vlahovic, applausi durante la partita – ha mantenuto un giusto comportamento dei confronti dell’unico centravanti che ha la Fiorentina (distacco/sostegno), scrive La Nazione.
TORMENTI E CARATTERE. Vlahovic ha mostrato fragilità sull’episodio del rigore calciato da Biraghi, talento nel calciare la bellissima punizione del 3-0, tormenti quando è corso ad abbracciare Italiano e tutti i compagni che gli si sono stretti intorno, infine carattere nel giocare una partita tosta e perfino generosa. E poi Italiano, che ha saputo capitalizzare le tensioni convogliandole in una prestazione che ha tolto il fiato al Cagliari.
ABBRACCI. Dopo il gol, Vlahovic è corso per cercare gli abbracci della panchina viola e li ha trovati in abbondanza, tutta la squadra si è riunita intorno a Dusan probabilmente immerso a livello contrattuale in un gioco più grande di lui – sarebbe giusto ascoltare anche le versioni di chi lo conosce bene prima di sentenziare a proposito della sua irriconoscenza – e ha ricevuto dai compagni la testimonianza del patrimonio più importante che un giocatore possa pretendere nello spogliatoio: la stima degli altri.

Di
Redazione LaViola.it