Dusan era considerato il futuro dell’attacco viola, ma il 9 fa fatica a sbocciare. Tante critiche dai tifosi. E Iachini…
Il rischio adesso è che Dusan Vlahovic entri in un tunnel di dubbi e rabbia che lo porti a rinchiudersi in se stesso. Il mancato gol del 2-4 contro l’Inter lo ha portato, suo malgrado, al centro della critica. La convinzione generale di trovarsi davanti il futuro centravanti della Fiorentina per tanti anni si è frantumata, scrive il Corriere Fiorentino.
ATTACCATO. Coccolato e incitato sempre, d’un tratto sembra che buona parte della piazza abbia perso il desiderio di attendere la sua crescita. E così, al fischio finale della partita, non sono stati pochi coloro che sono andati sul suo profilo Instagram e hanno espresso il proprio malumore con commenti anche accesi. Di tutta risposta il serbo ha cancellato tutti i post che aveva pubblicato da quando aveva aperto la pagina. In realtà già qualche giorno fa aveva annunciato che avrebbe chiuso quel profilo, ma la scelta di farlo subito dopo la beffarda sconfitta di San Siro non può essere letta come una coincidenza.
LA GIOVANE ETA’ E LA 9. Vlahovic paga un equivoco di fondo: sbarcato a Firenze appena diciottenne ormai due anni e mezzo fa, veste la maglia viola da tempo ma ha soltanto venti anni. E forse qualcuno dimentica di aver davanti un giovane calciatore che ha ancora bisogno di crescere. D’altra parta va detto che la scelta di indossare la maglia numero nove, storica e affascinante da queste parti, sottintende una certa ambizione e un carattere sfrontato.
ALLENATORI. Dusan si aspettava di più da questo avvio di stagione. Più fiducia, più tutela, ma soprattutto più spazio. E invece dopo due turni è soltanto subentrato senza mai partire da titolare. «Dopo quell’errore Dusan ha pagato dazio a livello psicologico ed è uscito dalla partita — ha spiegato Iachini dopo la partita — Questo non deve succedere: deve restare sempre nella partita. Sono passaggi di crescita di un ragazzo molto giovane». Mentre Vincenzo Montella lo considerava un diamante prezioso da sgrezzare, e per questo ogni giorno lo faceva lavorare sui particolari per mezzora con il suo collaboratore Nicola Caccia, Iachini sembra avere più fretta di trovarsi davanti a un giocatore fatto.
BIVIO. Dopo il lockdown Vlahovic ha giocato sempre meno. Dopo l’espulsione contro la Lazio nello spogliatoio ci fu un confronto con Iachini per quel gesto che il giocatore avrebbe dovuto evitare secondo l’allenatore. Inizialmente c’era l’idea di mandare Vlahovic a giocare ma quando si è capito che non si sarebbe arrivati ad attaccanti che avrebbero garantito più certezze la strategia è cambiata. Ma adesso Dusan appare davanti a un principio di crisi e le prospettive sono due: cambiare aria per eliminare queste scorie oppure continuare a Firenze con la tutela della società e la convinzione dell’allenatore.
Di
Redazione LaViola.it