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Vlahovic, sprint di Natale. Gol, record e 5° posto: CR7, Chiesa e Toni nel mirino

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La Coppa ha dimostrato quanta differenza c’è tra Kokorin e Dusan: il serbo pronto agli straordinari nelle ultime due gare del 2021

Di nuovo al centro, di tutto. Dell’attacco, dei sogni e delle attenzioni del mercato. Vlahovic si riprende l’attacco viola contro il Sassuolo. Il quinto posto in classifica e la strada per l’Europa viaggiano parallelamente alla sua capacità di trafiggere le difese avversarie. Dusan punta a trascinare i viola e anche al record di Ronaldo: 33 gol in un anno solare di Serie A, il serbo è a 32. Ultime due gare del 2021 per riuscire ad agganciare e magari superare CR7. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

KOKO E IL MERCATO. I limiti di Kokorin contro il Benevento hanno evidenziato una volta in più l’importanza di Vlahovic che, in pratica, non ha alternative al suo ruolo e che almeno nelle prossime due partite, in casa con il Sassuolo e a Verona il 22 dicembre, giocherà da protagonista assoluto. Poi arriverà gennaio e un vice in entrata sarà cercato con urgenza perché l’attaccante russo non ha dato garanzie. Borja Mayoral della Roma è il primo candidato: Mourinho potrebbe tentare, in extremis, di rimetterlo al centro del progetto giallorosso, ma la tentazione viola per l’attaccante spagnolo è davvero forte. Gli ottimi rapporti con il Real potrebbero farsi a breve decisivi. Restano in corsa, Gianluca Scamacca del Sassuolo, Toni Martinez, 24 anni del Porto, e Julian Alvarez del River Plate, anche se gli argentini stanno forzando la mano per arrivare al prolungamento.

NUMERI RECORD. Contro il Sassuolo, Vlahovic ha già segnato nel 2020/21 su rigore e domenica prossima vorrebbe ripetersi per toccare quota 16 in serie A. I suoi numeri sono eccezionali: nelle ultime 7 gare di campionato ha realizzato 10 reti con una tripletta e due doppiette, in più segna da cinque giornate di fila e insegue Enrico Chiesa e Luca Toni che sono arrivati a sei. Capofila è Batistuta con 11 turni consecutivi nel 1994. I rimpianti per la partenza aumentano, ma finché vestirà la casacca viola, la Fiorentina sfrutterà al massimo le sue potenzialità. È la strada per l’Europa e nessuno ha intenzione di perderla di vista. Ecco perché fino all’addio, guiderà l’attacco per strappare gli applausi del Franchi che nel frattempo ha imparato a scindere l’aspetto sportivo da quello personale, per il bene della maglia viola e della classifica.

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