Torino-Fiorentina è partita tra deluse del girone di andata. Occhio anche a Zaza e Ribery, i ‘terzi incomodi’ del match
Torino-Fiorentina non è solo una sfida cruciale sulla strada per la salvezza. Ma anche il duello tra quello che è stato un sogno estivo di mercato – Andrea Belotti – e chi rappresenta il presente, ma anche il futuro della attacco viola. Rinnovo permettendo. E secondo le parole di Dusan Vlahovic, il desiderio è quello di restare, perché lui ha in mente solo la Fiorentina, sperando che sia lo stesso pensiero del procuratore, scrive La Nazione.
DELUSE. Ora servono solo le reti; ne serviranno da qui alla fine, a iniziare dallo scontro dell’Olimpico Grande Torino che metterà di fronte due tra le più deluse del girone di andata. I colpi degli uomini di maggiore talento serviranno almeno alla Fiorentina per uscire con qualcosa di concreto da un campo che talvolta è stato avaro di soddisfazioni, soprattutto per quelle Fiorentine che non avevano obiettivi europei. I viola si troveranno un Torino diverso rispetto a quello affrontato all’andata e che per quasi tutto il girone di andata ha balbettato. Poi il cambio di panchina e l’arrivo di Nicola ha subito dato la sferzata giusta e non solo per il punto in rimonta a Benevento, ma per la convinzione che ora staziona stabilmente nello spogliatoio granata.
BOMBER. Riflettori su Belotti e Vlahovic, e sulla sterilità offensiva del Gallo che si è fermato da sette partite, pur entrando sempre nelle azioni più pericolose della squadra. Nove le reti di Belotti finora, contro le sette di Vlahovic, entrato in ritmo di recente (6 gol nelle ultime 8 gare). Da quando Prandelli non ha esitato a designarlo numero 9 della sua Fiorentina. Un’investitura importante per un ragazzo che ha appena compiuto 21 anni e che si sta ritagliando uno spazio da copertina.
PUNTI D’ORO. Attenzione comunque al terzo incomodo, quello che è tornato sotto i riflettori e non solo per la doppietta in Campania che ha restituito fiato e orgoglio a una squadra. Già, perché Zaza – uomo apprezzato da Commisso – rischia davvero di essere il risolutore di uno scontro delicato per entrambe. Ma anche Ribery, l’unico in grado di poter decidere una partita o con una giocata o con un’invenzione ’in proprio’. Una vittoria della Fiorentina significherebbe la definitiva guarigione dalle amnesie del gruppo di Prandelli, oltre a far compiere un importante, se non decisivo, passo avanti in classifica. Di contro un successo rimetterebbe ufficialmente in corsa il Torino, aprendo nuovi scenari nella corsa salvezza.
Di
Redazione LaViola.it