Vlahovic più Gonzalez: sorrisi di Coppa. Pressing alto e intensità. Anche se l’avversario…

Bene la prima Fiorentina di Italiano, al netto di un Cosenza in evidente ritardo nella costruzione della squadra. Sorprende Maleh

Tutto semplice e comodo nella prima partita che conta, la vittoria contro il Cosenza vale i sedicesimi di Coppa Italia e la Fiorentina fa lampeggiare senza sforzo quelle che dovrebbero essere le sue qualità di default (intensità, pressing alto, tante soluzioni offensive). Il problema può essere proprio questa assenza di sforzo, perché se la Fiorentina è un cantiere aperto il Cosenza è una squadra messa insieme all’ultimo momento. Così scrive La Nazione.

PRESSING E RECUPERI. Paragoni improbabili con la Roma, restano le buone indicazioni viola e i gol di Vlahovic, Gonzalez e Venuti, più tantissime occasioni create. Serata buona per mettere in vetrina pressing alto e recuperi palla organizzati, che riescono parecchio come le azioni di prima che fanno risaltare la buona reattività di Maleh. Sulla sinistra c’è Nicolas Gonzalez, che cerca la giocata personale e con filosofia argentina i passaggi filtranti attraverso i tunnel.

NOVITA’. Da quanto si è visto ieri sera la tendenza a recapitare palloni giocabili per la prima punta – bassi, alti o calibrati a giro – è davvero atomica rispetto al passato. Vlahovic è chiamato a collaborare nel giro palla e nei triangoli al volo, ma certo non si potrà lamentare per l’isolamento. Almeno in teoria. Il fatto che all’inizio ci siano Milenkovic e Pezzella va controcorrente rispetto alle notizie di mercato che li vogliono lontano da Firenze e anche Maleh per Castrovilli è una sorpresa. A proposito di Maleh: buona partita davvero.