Entrambi classe 2000, sono considerati talenti ma hanno avuto uno sviluppo di carriera diverso. Vlahovic ha trovato fiducia e continuità. Montiel ripartirà altrove
Nel 2019 rappresentavano il fiore all’occhiello del settore giovanile della Fiorentina. La Coppa Italia Primavera vinta contro il Torino fu sollevata soprattutto grazie al talento di quei due baby sopra la media: Dusan Vlahovic e Tofol Montiel.
PERCORSI. L’area tecnica viola, scrive La Nazione, sapeva bene che il loro talento andava indirizzato in maniera precisa per ritrovare nel giro di pochi anni calciatori che facessero la differenza in prima squadra. Ed è per questo che nelle ultime stagioni ha studiato per i due un percorso di crescita ponderato, che permettesse tanto alla punta quanto al fantasista di maturare per poi consacrarsi col viola sulle spalle. Mentre il serbo è riuscito dopo mesi di prove altalenanti a trovare continuità, anche grazie a Prandelli, lo spagnolo verrà mandato in prestito, di nuovo.
TOFOL ‘IL RAGAZZINO’. Offerte per il maiorchino non ce ne sono state (o meglio, solo sondaggi da parte di club che non offrono un progetto tecnico allettante) e la curiosità da parte della piazza viola di vederlo all’opera è tanta. Il gol di Udine nei supplementari è stato però solo un episodio, visto che la classifica traballante della Fiorentina ha imposto fino ad oggi a Prandelli di fare scelte diverse, basate più sull’esperienza, tanto da parlare di lui come del ‘ragazzino’. La sensazione è che prima che il fantasista possa restare in pianta stabile a Firenze dovrà lavorare molto sulla sua forza fisica. Ecco perché di rivederlo in campo, per ora, non se ne parla neppure.
Di
Redazione LaViola.it