
I gol di Vlahovic hanno nascosto i problemi in attacco ed hanno salvato la Fiorentina. Il punto della situazione sulle pagine de La Nazione
L’esplosione di Dusan Vlahovic ha di fatto nascosto la sterilità in fase realizzativa che aveva messo nei guai la Fiorentina di Iachini, prima versione, assorbito dal gioco delle punte. Una da affiancare a Franck Ribery, titolare inamovibile, con il serbo a giocarsi un posto nell’undici iniziale con Kouame e in terza battuta con Cutrone. Strategia dettata più dalla necessità (leggi scarsa forma) che da una vera e propria scelta ponderata. E infatti l’avvento di Prandelli aveva determinato l’investitura del numero 9, la cessione di Cutrone e il parziale utilizzo di Kouame. Poco era arrivato dal mercato di gennaio, considerato che l’innesto che avrebbe dovuto allungare le scelte dell’allenatore di Orzinuovi, alla fine non si è mai visto. O meglio. Si potrebbe vedere sabato sera a Crotone, a giochi ampiamente decisi. Ma certamente Aleksandr Kokorin in questa stagione è stato più in palestra che in campo. Se ne riparlerà la prossima, considerato l’accordo pluriennale siglato con l’ex attaccante dello Spartak Mosca. (…)
Complesso il discorso attorno a Kouame. Il ragazzo nato in Costa d’Avorio – fresco di convocazione in Nazionale – è stato al centro di un lungo colloquio tra il ds Pradè e il procuratore. Le richieste dall’estero (Premier) non mancherebbero. In prima fila il Wolverhampton che potrebbe mettere sul piatto una cifra per l’acquisto a titolo definitivo. Al momento però l’offerta non arriva a 15 milioni di euro e per meno la Fiorentina non è disposta a farlo partire.

Di
Redazione LaViola.it