La Gazzetta dello Sport in edicola stamani entra del dettaglio dell’offerta che oggi la Juventus proporrà in maniera ufficiale
Le parole e i fatti. La Fiorentina “apre le porte” in diretta tv e la Juve confeziona l’offerta per portare subito Vlahovic alla Continassa. Nel mezzo c’è Dusan che, per la prima volta, ammette di poter cambiare indirizzo a gennaio. Un lunedì sprint per l’operazione di mercato più complicata dell’anno. L’accelerazione bianconera, forte dell’intesa con i rappresentanti del centravanti serbo (offerti 7 milioni per 4 anni e mezzo), ha creato rumore sul fronte viola. Va trovato un punto d’incontro sulla formula con la società di Rocco Commisso che continua a valutare 70 milioni il suo goleador, nonostante il contratto in scadenza nel 2023.
A Torino possono anche toccare quota 60 milioni, ma con delle variabili che permettano di far cambiar maglia al giocatore con un investimento relativo in partenza. Questioni su cui sono in corso valutazioni importanti. A stretto giro. Perché il tempo è poco e i protagonisti della trattativa vogliono scoprire le carte entro domani, con un’offerta ufficiale in piena regola. Intanto il responsabile dell’area sportiva juventina Federico Cherubini ha preso contatto con i colleghi fiorentini, che si guardano intorno per il sostituto: spuntano i nomi di Cabral e Milik. In questa partita gioca un ruolo fondamentale Darko Ristic, l’agente di Vlahovic, e la Fiorentina tiene molto a ricucire i rapporti in vista della curva cruciale.
Dopo le parole del dg Joe Barone nel pre partita di Cagliari-Fiorentina, il club viola ieri è uscito ancora più allo scoperto con Daniele Pradé: «Per Vlahovic abbiamo ricevuto offerte importanti – ha detto il diesse viola a Sportitalia -, che noi abbiamo valutato. Sono molto sostanziose, però non abbiamo mai ricevuto un riscontro da parte dell’agente del giocatore. Tutte le nostre porte sono aperte, vogliamo capire che cosa desiderano il calciatore e anche il suo procuratore. Una società come la nostra, che fattura 75 milioni di euro l’anno non può permettersi di perdere Dusan a parametro zero. La nostra valutazione è sopra i 70 milioni, senza contropartite tecniche e senza formule strane con pagamenti dilazionati nel tempo, ce l’ha imposto il nostro presidente. La Juventus? Le porte sono aperte per tutti, anche per gennaio». L’offerta a cui Pradé fa riferimento è quella dell’Arsenal, che per il serbo aveva messo sul piatto 70 milioni. Una proposta allettante per la Fiorentina ma che Vlahovic e il suo entourage non hanno voluto neanche ascoltare. Nelle dichiarazioni di Pradé c’è un altro passaggio molto importante, quello in cui sottolinea la necessità di avere riscontri non solo da Dusan ma anche dal suo procuratore. Questo perché per la prima volta in questi giorni nei dialoghi tra il club e il suo centravanti si è aperta una crepa nel muro del silenzio: Vlahovic, che aveva sempre detto di voler restare a Firenze fino a giugno, a domanda specifica ha svicolato con una risposta imbarazzata, lasciando intuire che la sua permanenza non è poi così scontata. Segno che qualcosa si sta muovendo sull’asse Torino-Firenze, in anticipo rispetto al previsto, visto che l’intenzione della Juventus era di spostare tutto alla sessione di mercato estiva. La Fiorentina avrebbe preferito venderlo all’estero e magari scatenare un’asta per il suo gioiello, però quando ha capito che Vlahovic aveva già scelto la sua destinazione e non avrebbe ascoltato alte offerte, ha deciso di cambiare strategia. E ora aspetta Ristic per fare chiarezza.
Nel dialogo aperto tra i due club non vanno mai sottovalutate le esigenze di bilancio della Juventus. Nel piano varato dagli azionisti c’è un budget importante per la prossima stagione. E’ il motivo per cui l’idea originaria prevede per Vlahovic un prestito soft con un obbligo di riscatto. Guarda caso è la stessa soluzione adottata con i viola per Chiesa due estati fa. Per ora, però, Commisso chiede una cessione a titolo definitivo. E questa differenza sostanziale consiglia cautela. Non a caso in queste settimane la Juventus ha battuto una strada alternativa, quella che porta al francese Martial del Manchester United. Un affare in prestito con l’assenso del giocatore, ma proprio ieri il Siviglia ha superato i bianconeri. Martial non ha potuto più aspettare che a Torino sciogliessero il nodo-Vlahovic. Di conseguenza ora il faccia a faccia con la Fiorentina diventa ancor più caldo.

Di
Redazione LaViola.it