L’ex portiere della Fiorentina parla della sua vita in Turchia e dei viola, dopo la qualificazione europea e la cessione del serbo alla Juve
Emiliano Viviano, ex portiere viola ora in Turchia, ha parlato così a Tuttosport: «Io a Istanbul sto da Dio, credetemi e no, non per il fatto che noi fiorentini siamo simili ai turchi come mentalità. Personalmente pensavo che loro fossero diversi: li credevo più vicini al mondo arabo. In realtà no, qui c’è la perfetta connessione tra Europa e Medio Oriente. I turchi sono molto più simili alla gente del nostro sud. Istanbul, poi, è la città più bella che abbia visto in vita mia e di posti ne ho girati, credetemi. Voglio farvi capire: a livello di bellezza assoluta nessun posto della Terra può mai battere Roma, ma nella totalità delle cose stravince Istanbul. Ti offre tutto: 4-5 città in una, il mare, la storia. Incredibile, assolutamente incredibile. Ci adorano. Letteralmente. E il sentimento si accresce se parliamo di calcio: perdono veramente la testa. Siamo il loro punto di riferimento, amano il nostro football e il modo che abbiamo di viverlo, appassionato proprio come il loro».
VIOLA. «La mia Viola ha fatto molto bene nell’ultimo campionato. Ora, però, arriva lo step più difficile perché se intendi continuare il processo di crescita bisogna che i risultati siano migliori. La Fiorentina ha convinto, soprattutto confrontandola con gli anni passati: ha cambiato allenatore, ha innestato molti giocatori, ma il valore della squadra è buono, intendiamoci. Se ho rosicato perché Vlahovic ha lasciato Firenze? Credo di essere la persona sbagliata a cui fare questa domanda: se non c’è lui ci sono altri. A me personalmente bastano 11 ragazzi in viola che onorino la maglia sudando e combattendo: in fondo sono sempre la stessa persona che da ragazzino andava in Fiesole a cantare e a battere sui tamburi. La maglia resta, i calciatori vanno. Poi è chiaro: sono un tifoso e come tutti i supporters mi piace che la mia squadra abbia giocatori forti e vinca. Ma se uno va altrove, per me finisce tutto un secondo dopo che non veste più la divisa della Fiorentina».

Di
Redazione LaViola.it