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Viviano: “Non mi è piaciuto per niente l’attacco ai tifosi di Commisso”

Viviano - Fiorentina

L’ex viola: “Pradè ha fatto ottime cose, bisognerebbe capire cosa c’è davvero dietro alla contestazione”

L’ex portiere viola Emiliano Viviano è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni:Contestazione Pradè? Mi dispiace, perché l’ho avuto sia alla Fiorentina che alla Sampdoria ed è una brava persona e un ottimo professionista. Non credo si possa giudicare dal punto di vista degli acquisti, credo che la tifoseria gli contesti altre cose, alcune dinamiche interne che probabilmente non conosciamo. Per me è una situazione difficile da giudicare, sono sempre stato dalla parte della tifoseria e allo stesso tempo ho un rapporto personale con Pradè. Mi dispiace si sia arrivati a questo punto, Pradè ha lavorato tanti anni e secondo me ha fatto ottime cose. Bisognerebbe capire bene cosa c’è sotto, perché da un giorno a un altro si è arrivati a un punto di non ritorno”.

COMMISSO SULLA CURVA. “Voglia di cambiamento? Non ci sono stati risultati disastrosi, ma risultati buoni. Quindi, c’è da capire da dove venga questa contestazione. La comunicazione a volte è stata sbagliata: ad esempio, sono un sostenitore di Commisso però la conferenza stampa dove attacca la tifoseria non mi è piaciuta per niente. Non ci sono solo i tifosi della curva, ma i tifosi della curva ci sono sempre e ci sono sempre stati, quindi sono gran parte del tifo viola”.

COME LAVORARE IN QUESTO CLIMA. “Spero si possa ricucire, che si instauri un dialogo per il bene comune. La contestazione non è mai un bene, soprattutto quando si riparte con una stagione che può essere importante. Però se fai una conferenza stampa come quella che ha fatto il presidente vuol dire che il dialogo non si può avere. Ripeto, sono un sostenitore di Commisso, ma questa maniera di fare ‘Io sono il proprietario e voi non siete un c..’ sinceramente non mi piace”.

PIOLI. “E’ un grande allenatore, non ci sono dubbi. Ha fatto cose egregie, anche alla Fiorentina, dove ha gestito uno dei momenti più difficili della storia recente. Conosce la piazza, ha la stima di tanti, sarebbe andare sul sicuro. Le altre opzioni sarebbero scommesse dal punto di vista calcistico, però a me piace rischiare. Le ultime ottime stagioni della Fiorentina sono state con Montella ed era un rischio ai tempi. Sarei indeciso su chi scegliere: per certe cose direi Pioli, per altre Farioli o De Rossi”.

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