Il portiere italiano, noto tifoso della Fiorentina, ha parlato dei fatti di attualità in casa viola e del suo passato alla Fiorentina
Emiliano Viviano, ex portiere della Fiorentina e noto tifoso viola, ha parlato così ai microfoni di Radio Bruno: “Ho visto una buona Fiorentina domenica, è stata più solida. Da inizio anno la squadra è stata discontinua, ma di prestazioni brutte non ce ne sono state tantissime. Mi aspettavo una bella partita con l’Inter, abbiamo preso un gol un po’ strano. Sono contento per Vlahovic, bisogna però saperlo aspettare”.
SU MONTELLA. “Il mister ha bisogno di determinate cose, come dimostrato nella prima avventura a Firenze: lui vuol fare un determinato tipo di calcio, la società deve essere brava a seguirlo. Secondo me c’è ancora qualche calciatore che non ha le caratteristiche adatte al suo calcio”.
SUL POSSIBILE RITORNO A FIRENZE LA SCORSA ESTATE. “Mi sarebbe piaciuto, inutile lo ripeta. Pradè ha fatto un ragionamento: ha pensato che potessi essere motivo di pressione per Dragowski e hanno fatto altre scelte. E ci sta, il ragazzo è molto bravo, con me come secondo poteva essere una pressione in più per lui”.
TIFOSO FIORENTINA. “Sono un esempio raro. Avendo due fratelli più grandi ho iniziato ad andare in curva da piccolissimo. ho vissuto tutte e due le parti della barricata, quindi so benissimo cosa vogliono i tifosi. Ho avuto la fortuna di giocare nella Fiorentina, per me è un onore, era il mio sogno da bambino”.
SUL FUTURO VIOLA. “La Fiorentina ha grandi margini per poter tornare ai tempi in cui andava in Champions League. Vedo una società solida e pronta a investire. Mi aspettavo che quest’anno avesse delle difficoltà: quando cambi tutto o sei fortunato oppure diventa difficile. A me basta giochi la Fiorentina: dove, come e quando è uguale. Noi siamo tifosi viola, non siamo abituati allo scudetto. Già vedere una proprietà con senso di appartenenza e un progetto serio è motivo di grande soddisfazione”.
SULL’ESPERIENZA ALLA FIORENTINA. “I primi mesi non ho reso al meglio, dovevo ancora recuperare bene dall’infortunio. Poi ho finito in crescendo, ma la società ha fatto altre scelte. Ci tengo a dire che porto zero rancore”.

Di
Redazione LaViola.it