Le parole dell’ex portiere della Fiorentina e grande tifoso viola: “C’è ancora il vizio di fare 800 cross a caso. Richardson mi è piaciuto tantissimo. Parisi…”
Emiliano Viviano, ex portiere viola e grande tifoso della Fiorentina, ha parlato a TvPlay dei gigliati: “Non per paragonarli, ma per me Kean è un calciatore come Immobile, va messo nelle condizioni di sfruttare le sue qualità. Se me lo fai giocare a 40 metri dalla porta a difendere il pallone lo può fare, ma non è il suo. Deve attaccare la profondità, l’ultimo uomo. È quello per cui è stato preso, un po’ la squadra di Palladino prima di Djuric ci giocava così. Non è Ciro davanti alla porta, assolutamente. Ma ha le qualità”.
MIGLIORARE. “Il calcio si fa in 80 metri. Gli ultimi 15 da entrambi i lati si possono allenare ma intervengono parecchio le qualità personali. La Fiorentina mi pare che arrivi sempre in maniera confusionaria, come con Italiano. Non con trame che riconosci, come fa l’Atalanta. C’è ancora il vizio di fare 800 cross a caso, come viene, con Kean in mezzo. Richardson mi è piaciuto tantissimo. Ma manca quella connessione con Barak e Kouame, che si fa un mazzo così poverino ma non è che mette un filtrante e manda in porta Kean. Spero che Gudmundsson-Colpani-Kean sia un’altra cosa. Manca anche qualcosa, oltre all’allenatore. Anche in mezzo al campo. Manca un quinto a sinistra, Parisi a me piace ma non ha caratteristiche che hanno i quinti di certe squadre”.
RIFINITORI. “Beltran sta giocando poco anche perché è andato alle Olimpiadi, immagino. Ma le sue chance le avrà. Quando avremo sistemato il centrocampo e il palleggio, con Gudmundsson e Colpani a rifinire, sarà ovviamente diverso da Kouame e Barak. Ma proprio per caratteristiche. Il senso è un po’ come accaduto alla Lazio con Immobile, un conto era avere Luis Alberto e Milinkovic-Savic a rifinire, un conto Vecino e Guendouzi”.
Di
Redazione LaViola.it