Viva la chiarezza. Ok parte sinistra come obiettivo. Per l’Europa non ci siamo, ad oggi

Pradè chiaro in conferenza stampa: ad oggi, però, la Fiorentina non può puntare all’Europa. Il gap è aumentato, se tutto resta così

Viva la chiarezza, scrive il Corriere Dello Sport tornando sulle parole del ds della Fiorentina Daniele Pradè. Oggi i tifosi sanno che i progetti di grandezza annunciati e proclamati da Rocco Commisso sono quanto meno rinviati. Se già ora la Fiorentina è più forte della stagione scorsa (e lo è davvero con l’arrivo di Amrabat e Bonaventura), non si può dire lo stesso del rapporto con le altre.

GAP. Almeno due delle tre squadre che hanno conquistato l’Europa League si sono rinforzate molto più della Fiorentina. Il Milan (+17 dai viola nel campionato scorso) ha preso Tonali, Brahim Diaz e confermato Ibrahimovic, il Napoli (+13) ha messo dentro Osimhen e Rrahmani, forse solo la Roma (suo malgrado) ha fatto un passo indietro perdendo Zaniolo per i prossimi 6 mesi. In ogni caso la Roma nel campionato scorso ha fatto 21 punti in più della Fiorentina e per recuperare una distanza del genere ci vuole ben altro rispetto ai buoni acquisti di Amrabat e Bonaventura. Ovviamente, meglio non parlare della distanza con le 4 di Champions League.

PUNTE. Il problema resta sempre lo stesso: l’attaccante da 18/20 gol, ovvero il doppio di quanti ne ha segnati il capocannoniere viola Chiesa nell’ultimo campionato. Pradè dice che la Fiorentina ne ha ben 5 di attaccanti, Chiesa, Ribery, Kouame, Cutrone e Vlahovic. Come quantità ci siamo, come qualità no. Si spera, non si garantisce. Si scommette, non si rassicura. La Fiorentina avrebbe invece bisogno di una sicurezza davanti. Altrimenti, l’obiettivo è proprio quello: dalla parte sinistra della classifica, basta così.