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Vittoria cruciale sulla strada della sofferenza. Ora 6-7 punti per chiudere dignitosamente

Tre punti fondamentali per ripartire, la Fiorentina non molla mai. Jovic senza dito all’orecchio, stavolta tocca a Cabral. Ora il rush finale prima del Mondiale

Soffro dunque sono. Questa semplice locuzione spiega perfettamente il campionato della Fiorentina, squadra incapace di trovare un suo equilibrio, perennemente condannata alla rincorsa. C’è del buono anche in questo, però. La Fiorentina è una squadra testarda, che non molla mai. Perfino fortunata. Perché nella partita in cui Jovic non avvicina il dito all’orecchio sbuca dal nulla un gol di Cabral che ribalta tutto, anche le paure. Ci voleva questa vittoria, e poco importa come è arrivata. Non è il momento di fare i sofisticati, ora bisogna guardare alla concretezza. Il calendario da qui alla sosta è un’opportunità da sfruttare, scrive La Repubblica.

FINO ALLA SOSTA. Se il portiere è il migliore in campo, e Terracciano lo è stato, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Che il gioco della Fiorentina ha bisogno di essere sistemato. Che la difesa deve essere aiutata. Che si corre il rischio la prossima volta di sbattere contro il muro. Tocca a Italiano guardarsi dentro per capire dove nascono i problemi. È una stagione strana, diversa e nessuno sa che cosa succederà da gennaio in poi. Quello che ci auguriamo è che la Fiorentina 2023 abbia quel qualcosa in più che finora le è mancato, e che Italiano riesca a darle una nuova identità. Servono almeno altri sei-sette punti in campionato per chiudere in maniera dignitosa questa prima parte di stagione. La Fiorentina può farcela, basta crederci. E ritrovare un po’ di quella fantasia perduta.

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