Intervista all’ex difensore viola che sta affrontando la pandemia in Brasile
Due stagioni in maglia viola e un legame forte con Firenze, nato dopo la tragedia del 4 marzo 2018. Vitor Hugo, dopo la conclusione della sua esperienza alla Fiorentina, è tornato in Brasile, al Palmeiras. Il difensore brasiliano in questa stagione ha subito uno stop di tre mesi a causa di un intervento chirurgico nella regione inguinale ed è tornato in campo solo qualche settimana fa, prima che si fermasse tutto. Per un commento su questa situazione anomala, LaViola.it lo ha contattato in esclusiva:
Hai parlato con qualche tuo ex compagno in questi giorni?
“Ho parlato con alcuni amici del club, incluso un fisioterapista che mi ha aiutato molto ed è risultato positivo al coronavirus. Da quello che ha passato, la situazione è davvero complicata. Sono triste nel vedere persone in questa situazione, ma non possiamo fare nulla: dobbiamo solo pregare perché tutto possa migliorare il prima possibile”.
Come stai vivendo questa situazione in Brasile?
“Mi sto allenando a casa tramite delle videochiamate: gli istruttori del Palmeiras curano la parte fisica e ci stanno fornendo un supporto incredibile per cercare di adattarci a questa situazione, che non abbiamo mai visto prima. Non ho mai vissuto niente di simile, né nella mia carriera, né durante la mia infanzia. È un momento che sta coinvolgendo e unendo il mondo intero: sarà sicuramente un momento che segnerà la storia dell’umanità”.
Hai un messaggio per Firenze e i tuoi ex compagni?
“Il mio messaggio è uguale a quello che dicono tutti: restate a casa! So quanto sia difficile essere “rinchiusi” all’interno della propria abitazione con la nostra famiglia perché lo sto vivendo anche io, ma è una necessità. Inoltre, dobbiamo seguire le linee guida delle agenzie sanitarie per impedire la diffusione del virus il più possibile. Se uno non esce, l’altro non sarà contagiato. Presto tutto tornerà alla normalità, ma per questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Non posso fare a meno di ringraziare i medici che stanno rischiando la vita per cercare di contrastare questo virus”.
Di
Mattia Zupo