Su La Repubblica si parla della sfida tra due realtà opposte, ma la squadra di Italiano, con programmazione e pochi soldi, è una rivelazione
Se fino a pochi anni fa neanche ci si poteva immaginare di imbastire un confronto tra due realtà così differenti, adesso il campo e la classifica lanciano una domanda dal tono vagamente provocatorio. Si possono mettere sullo stesso piano Fiorentina e Spezia? Qualcuno potrebbe storcere il naso e ricordare come blasone e bacheche siano completamente differenti. Ci mancherebbe, non è questo il cuore del ragionamento. Qui si vuol provare a riflettere su un tema: arrivare al risultato e all’obiettivo coi mezzi che si hanno a disposizione. Nel caso dello Spezia con programmazione, idee, entusiasmo e coraggio. Le aquile, dopo alcuni piazzamenti da medio alta classifica in B, sono riusciti per la prima volta nella loro storia dopo ben 114 anni ad approdare nella massima serie vincendo i playoff con Vincenzo Italiano alla guida di un gruppo ambizioso e sbarazzino. Ma anche programmato per questa salita. Così scrive La Repubblica.
INGAGGI. In classifica gli spezzini sono sopra i viola di due punti e lo scorso turno hanno asfaltato il Milan di Ibra. Eppure, al di là della classifica, sulla carta non pare esserci confronto. La Fiorentina ha il settimo monte ingaggi di tutto il torneo (55 milioni di euro) con un incremento rispetto alla scorsa stagione. Lo Spezia? È ultimo, dietro anche al Crotone, con 22 milioni. Italiano percepisce lo stipendio più basso rispetto a tutti i suoi colleghi (500 mila euro) eppure la sua filosofia di gioco ha stupito anche le big nonostante lui neghi ci siano stati contatti.
GIOCATORI. Soltanto Zoet e Farias arrivano al milione come stipendio, tutti gli altri sono sotto al mezzo milione annuo. Per intendersi, nella Fiorentina soltanto quattro in tutta la rosa sono sotto ai 500 mila euro e ben 12 percepiscono più dei due calciatori più pagati tra i liguri. Se giocatori come Saponara e Agudelo ceduti proprio dalla Fiorentina sembrano rinati con Italiano, un motivo ci sarà. Contano le motivazioni, il clima, l’ambiente. Stimoli necessari per trovare attraverso il gioco quel divertimento necessario per spingersi oltre i limiti.
Di
Redazione LaViola.it