Analisi della partita sulla Gazzetta dello Sport: la Fiorentina batte 1-0 il Torino giocando meglio, specie nella ripresa
Sulla Gazzetta si fa l’analisi della partita di ieri, con la giocata tra Chiesa e Castrovilli che ha deciso la gara. Il Torino è stato pienamente in partita per tutto il primo tempo. Il lavoro di Giampaolo si è visto nel possesso palla, sviluppato in maniera più che credibile dalla coppia Rincon-Linetty e nel movimento tra la linee di Berenguer che al 22’ ha avuto la palla per passare in vantaggio ma la sua conclusione è stata respinta con bravura da Dragowski. Da segnalare anche il grande temperamento di Belotti che in più di un’occasione ha aiutato i compagni anche in fase difensiva. Recuperando palloni con una grinta da guerriero.
I CROSS DI BIRAGHI. C’è però anche qualcosa che non ha funzionato nei meccanismi di gioco granata. Biraghi, a esempio, è risultato quasi imprendibile per un disorientato Izzo. L’ex interista ha cominciato a pennellare cross. Uno più bello dell’altro. Per tre volte Kouame è riuscito a bruciare la difesa avversaria: in due occasioni il centravanti viola non ha inquadrato lo specchio, la terza al 46’ sembrava gol fatto. Sirigu ha tolto il pallone di porta con un guizzo da Superman.
IN RITARDO. Nel secondo tempo il Toro si è abbassato di colpo. Si vede che la squadra di Giampaolo è in ritardo di preparazione. I granata hanno avuto comunque la palla per indirizzare la partita dalla loro parte grazie a un contropiede innescato involontariamente da un passaggio sbagliato di Ribery. Ma Zaza con un tocco clamorosamente sbagliato non è riuscito a liberare Belotti davanti a Dragowski. Poi, solo Fiorentina. La formazione viola che si è vista annullare un gol di Biraghi per fuorigioco dello stesso difensore. Rete annullata grazie alla Var. Il tocco decisivo di Castrovilli è arrivato dopo un paio di diagonali velenosi di Bonaventura e Chiesa e prima di un’altra conclusione pericolosa del nuovo entrato Cutrone (delizioso l’assist di Venuti) respinta dal solito Sirigu.
SOLIDITA’. Rocco Commisso si gode la vittoria numero 1000 della Fiorentina al Franchi e la solidità di una squadra che, a parte Bonaventura, Biraghi e Borja Valero ha riproposto gli stessi uomini che avevano chiuso benissimo il campionato post Covid. Era logico attendersi dalla Fiorentina una partenza a cento all’ora in virtù di un progetto tattico consolidato. E così è stato. Così come è giusto dare tempo al Toro e a Giampaolo di trovare un’identità vincente. Ma la strada imboccata dai granata fa ben sperare. Nella seconda giornata i viola saranno di scena a San Siro contro l’Inter e i granata ospiteranno l’Atalanta. Gli esami continuano.
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Redazione LaViola.it