Rassegna Stampa

Viola senza azzurro. Strada lunga per coronare il sogno di Commisso

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La Fiorentina non ha calciatori convocati a Coverciano, in Under 21 e Under 20. Eppure domenica è stato uno dei club di A a schierare più italiani tra i titolari

Lunga è la strada per coronare il sogno di Rocco Commisso. Appena arrivato a Firenze infatti, il presidente viola raccontò di quanto sentisse forte il legame con la maglia azzurra. Non a caso, tra i suoi primi atti ufficiali, ci fu la visita a Coverciano. «Sono emozionato — disse all’epoca — perché sono da sempre appassionato di Nazionale». Scrive il Corriere Fiorentino.

Ancor prima, quando ancora non poteva ammettere ufficialmente di esser pronto a rilevare il club dei Della Valle, in un colloquio telefonico col Corriere Fiorentino spiegò di essere «tifoso dell’Italia, impazzisco quando gioca».

Per questo nel suo cuore vive sempre la speranza di vedere un «blocco viola» in Nazionale

E per questo, tra gli input ai suoi dirigenti, c’è anche quello di acquistare soprattutto calciatori italiani. Un tema, questo, tornato di moda dopo l’ultima conferenza stampa di Roberto Mancini che, in vista del doppio impegno di Nations League con Inghilterra e Ungheria, ha lanciato l’ennesimo grido d’allarme. «Da quando ho iniziato — ha detto il c.t. — la situazione è peggiorata e ormai è sempre più difficile trovare squadre con ragazzi italiani. Guardo anche in serie B o all’estero, ma non è facile».

I numeri, parlano chiaro. Nelle prime sette giornate di campionato le presenze collezionate da calciatori azzurrabili è pari al 33,4% rispetto al totale. E, nell’ultimo turno, soltanto il 33,6% dei titolari era italiano.

Da questo punto di vista però, la Fiorentina rappresenta una (bella) eccezione

Contro il Verona infatti, Vincenzo Italiano ha schierato nella formazione iniziale ben sei italiani: Terracciano, Venuti, Ranieri, Biraghi, Mandragora e Sottil. Soltanto Monza e Roma, prendendo in esame tutte le altre partite, avevano nell’undici di partenza una prevalenza di azzurri rispetto agli stranieri.

La squadra di Berlusconi, addirittura, ne aveva sette. Del resto, anche loro, non hanno mai nascosto la volontà di puntare su ragazzi di casa nostra. Parole a cui, come nel caso della Fiorentina, son seguiti i fatti. Se si guardano i giocatori utilizzati dall’inizio del campionato infatti, si scopre come siano proprio i brianzoli in testa alla classifica per impiego di italiani, con il 72,3%, seguiti da Lazio (49,4), Sampdoria (43,1), Empoli (41,2) e, appunto, Fiorentina.

I viola, in particolare, hanno utilizzato il 40,3% di italiani e il 59,7% di stranieri. A fronte di una media complessiva tra le 20 di Serie A che parla (purtroppo) molto chiaro. Soltanto il 33,6% dei calciatori scesi in campo sono convocabili da Mancini. A fronte di un 66,4% di stranieri.

Eppure, e così torniamo al sogno di Commisso, nelle Nazionali azzurre non c’è traccia di viola

Nessun convocato dal Mancio, così come non ce ne sono tra i selezionati dal c.t. Nicolato per le amichevoli che l’Under 21 disputerà contro Inghilterra e Giappone. Non solo. Nemmeno in Under 20 infatti troviamo giocatori della Fiorentina. Per trovare i primi viola, tra le rappresentative dell’Italia, bisogna scendere fino all’Under 19, con Amatucci, Favasuli e Kayode. In Under 18 invece, ecco Presta e Romani. Giovani talenti che chissà, un giorno, faranno felice il presidente.

Nel frattempo, toccherebbe ai vari Gollini, Biraghi, Mandragora, e Sottil. Sono loro, in teoria, i viola in «quota» Nazionale maggiore. Quelli seguiti con attenzione da Roberto Mancini. Ma che evidentemente, almeno per ora, non l’hanno convinto.

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