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Editoriali

I viola sbagliano col Cagliari e dicono addio al sogno Europa. Il futuro? Dipenderà dal tipo di investimenti

Addio Europa. La Fiorentina di Stefano Pioli contro il Cagliari sbaglia completamente la gara più importante della stagione e deve riporre in un cassetto i sogni di Europa League. Vero, c’è ancora una flebile possibilità ma è molto difficile: servirebbe vincere con un largo punteggio domenica prossima a San Siro contro il Milan e contemporaneamente l’Atalanta perdere di larga misura a Cagliari, questo perché a 90 minuti dalla fine del campionato gli orobici hanno una miglior differenza reti complessiva rispetto ai viola, + 7 rispetto ai viola.

E pensare che a due gare dal termine la Fiorentina aveva il proprio destino tra le proprie mani, visto che con due vittorie come minimo sarebbe tornata in Europa League. Invece niente. Nulla. E questa squadra, per quanto fatto ma cosa soprattutto negli ultimi mesi, lo avrebbe meritato. Invece davanti al Franchi, nella gara dove le emozioni tornavano forti per il ricordo di Davide Astori che ha giocato nei due club, Pioli e i viola sbagliano completamente partita.

E’ stata sbagliata la preparazione della gara, sbagliato l’atteggiamento con cui i giocatori hanno affrontato il Cagliari, è stato un errore non essere riusciti a reagire e rimettere in gioco la partita. Invece i viola hanno subito la velocità, il pressing, la maggior voglia di vincere dei sardi senza che nessuno giocatore della Fiorentina riuscisse a dare segnali di riscossa.

D’altra parte per vincere le partite bisogna per prima cosa tirare verso la porta avversaria, centrarla e battere il portiere. Niente di tutto questo è stata capace di fare la formazione viola, che ha chiuso la gara senza nemmeno un tiro in porta. Provocata dall’inizio alla fine (Doveri ha permesso a Pisacane di fare il provocatore per novanta minuti) ha chiuso la gara con una rissa. Resta da capire, semmai, come mai la gara tra Atalanta e Milan non sia stata giocata allo stesso orario di quella della Fiorentina. Sicuramente all’Azzurri d’Italia si sarebbe giocato con uno spirito diverso e non avrebbero saputo, prima del fischio d’inizio, che per il risultato del Franchi gli sarebbe bastato un pareggio. E guarda caso proprio è arrivato il pareggio, in pieno recupero.

Nervi saltati a una squadra che voleva fortemente tornare in Europa nel nome di Davide Astori e che invece dovrà rimandare, forse, il discorso alla prossima stagione. Peccato, perché comunque questo gruppo è riuscito a scrivere un pezzo di storia della Fiorentina che non potrà mai essere dimenticato.

E adesso? Sicuramente bisogna dire Grazie a Pioli e tutti i giocatori. Davanti al dramma, alla tragedia di Davide Astori, hanno reagito superando spesso i propri limiti. Hanno sognato, fatto sognare e accarezzato, la possibilità di tornare in Europa. Toccherà alla società rinforzare la squadra, dare a Pioli quei rinforzi di qualità capaci di cambiare il volto della Fiorentina. Di sicuro serviranno investimenti importanti. Ci saranno, verranno fatti? Da domenica sera dopo la gara contro il Milan lo inizieremo a capire.

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