Viola Parking, non è finita qui. Per il momento resta agibile in attesa di comunicazioni e del probabile ricorso al Consiglio di Stato
Il parcheggio temporaneo da circa 400 posti auto del Viola Park per il momento resta agibile in attesa di nuove comunicazioni e del probabile ricorso al Consiglio di Stato da parte del Comune di Bagno a Ripoli, scrive il Corriere Fiorentino
Dopo la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso presentato da alcuni residenti confinanti adducendo tra le motivazioni il fatto che l’interesse del parcheggio sia solo privato («Non è un’area urbana e non c’è interesse pubblico», scrivono i giudici), adesso la Fiorentina aspetta che sia l’amministrazione ad appellarsi dopo che era stato lo stesso Comune, durante la precedente amministrazione Casini, a concedere il permesso in deroga per la costruzione dello spazio. Un lavoro che il club ha quindi portato avanti a proprie spese (circa 3 milioni la cifra investita) per garantire l’accesso al centro sportivo viola in caso di partite o eventi in grado di richiamare più persone. Un’esigenza, quella del parcheggio, diventata ancora più stringente in attesa che il promesso (e previsto) parcheggio scambiatore della tramvia venga costruito alla fine di via Pian di Ripoli e la cui presenza era stato uno degli aspetti che aveva fatto propendere la Fiorentina a costruire il centro sportivo in quell’area.
In casa viola per il momento non c’è allarmismo, sicuri che tutto sia stato fatto a norma e seguendo anche le indicazioni arrivate dalla sovrintendenza e dallo stesso Comune di Bagno a Ripoli. Ma allo stesso tempo si valuta la possibilità di provare a risolvere la questione in modo «pacifico», magari incontrando gli stessi residenti convinti che la maggior parte delle eccezioni al progetto siano state fatte prima di vederlo realizzato e di poterne apprezzare i benefici in termini di viabilità e non solo. Nel frattempo, come detto, il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti è pronto ad andare avanti nel braccio di ferro legale: “Abbiamo adesso più strade previste dalla legge per mantenere questa opera che si è dimostrata fondamentale per la collettività e per l’ordine pubblico, valuteremo quale intraprendere”.
Di
Redazione LaViola.it