Il sindaco Casini assicura: “Entro il 10-15 febbraio la prima pietra”. Un cittadino aveva fatto osservazioni di tipo paesaggistico
Avanti tutta sul Viola Park. Se per lo stadio il percorso è sempre più tortuoso, per la cittadella di Bagno a Ripoli l’ostacolo che pareva frapporsi è stato rimosso nel giro di qualche giorno. Così, la strada verso la posa della prima pietra (febbraio?) è tornata in discesa. Quella di sabato è stata una giornata fitta di contatti «diplomatici» incrociati tra il sindaco Francesco Casini, la Fiorentina e l’avvocato – residente vicino a Villa Cedri, lato fiorentino – che lo scorso 11 gennaio, cioè l’ultimo giorno utile, aveva notificato all’amministrazione ripolese il preannuncio del ricorso alla giustizia amministrativa contro la delibera della variante urbanistica. Così scrive La Nazione.
OSSERVAZIONI. Le osservazioni a cui tiene il «vicino» del futuro ’Viola Park’ sono tutte di carattere paesaggistico: altezze delle costruzioni e soprattutto dei fari dell’illuminazione dei campi sportivi previsti dal progetto dell’architetto Marco Casamonti. Ma tutto pare superabile, e superato, con alcuni accorgimenti. I tecnici del Comune di Bagno a Ripoli sono a lavoro sulle carte che la Fiorentina ha consegnato a fine dicembre. Il prossimo passaggio sarà dunque la «risposta» dell’amministrazione alla società e dopo questo sì, i lavori potranno cominciare per davvero.
A META’ FEBBRAIO. Si dice febbraio perché intorno alla prima decade del mese, Bagno a Ripoli potrebbe ultimare il suo lavoro sul progetto. «Trenta, quaranta giorni di tempo per valutare il tutto con grandi attenzione, servono – dice il sindaco Casini – poi ci sarà la firma della convenzione dal notaio, l’anticipo degli oneri di urbanizzazione, dopodiché saremo pronti a dare il permesso a costruire. Se non è il 10, sarà il 15 febbraio…».
Di
Redazione LaViola.it