Slitta ancora l’inaugurazione del mega centro sportivo viola e il presidente Rocco si è fatto sentire nuovamente
Appuntamento al Viola Park. Già, ma quando? A primavera – che è già dietro l’angolo – e poi… a luglio per il primo ritiro estivo lontano dalle montagne, a ma due passi da casa Queste le risposte e le intenzioni della società viola. Risposte date e annunciate ormai da qualche tempo, prima dal presidente Commisso e poi dal dg, Barone. Risposte che però, nella giornata di ieri, sono tornate assolutamente in discussione. Anzi, diciamo pure, sono state stracciate del tutto e trasformate in prospettive ancora fumose. Scrive La Nazione.
Raccontano di un Commisso molto arrabbiato per la questione
Arrabbiato e – parlando di programmazione della stagione che verrà – costretto a rinunciare alla mossa di radunare e far vivere il ritiro della nuova squadra al Viola Park. Ci teneva (e ancora ci tiene, ovviamente) ad accendere la prima estate del post-Moena al centro sportivo di Bagno a Ripoli. Tutta colpa, dunque, di ritardi che evidentemente il patron viola ha avuto modo di conoscere e scoprire nel corso dei sui blitz sul cantiere. Ritardi che avrebbero fatto finire nel mirino l’azienda e tecnici che si occupano dei lavori di realizzazione del Viola Park.
Resta ora da capire se il malumore della proprietà filtrato ieri rappresenterà una spinta che può rimettere in moto la macchina del cantiere. Oppure, concretamente, i tempi per riaccendere i riflettori dell’inaugurazione e poi ospitare il ritiro dell’estate 2023, sono di fatto stati scavalcati. E la Fiorentina dovrà trovarsi una nuova casa.
Di
Redazione LaViola.it