TRE PUNTI comodi contro l’Udinese dopo le randellate prese a Roma, incoraggiante test sullo stato di salute mentale della Fiorentina: lo choc in Italia sembra superato, ancora più preciso saprà essere il Borussia Monchengladbach giovedì nell’andata dei sedicesimi di Europa League. Tre passi avanti in classifica in attesa dei risultati di oggi, anche se domenica prossima contro il Milan a Milano non ci sarà Berna (squalifica). Esordio per Saponara negli ultimi 20 minuti di una partita già in discesa, impostata a sorpresa da Sousa con Babacar al posto di Kalinic e vinta alla distanza in scioltezza dopo il 3-0 di Bernardeschi su rigore.
LA RISPOSTA viola è netta: il gruppo tiene, l’orgoglio non manca e, facendo i debiti calcoli perché l’Udinese non era motivatissima, può fare la differenza. Viaggiare a vista è l’unica filosofia possibile, chissà che non arrivi qualche sorpresa positiva dopo le critiche _ asprissime _ rivolte al gruppo viola schiantato dalla Roma. Primo tempo dimenticabile per la qualità del gioco, ripresa senza freni. Sousa alterna le posizioni di Borja e Vecino: non sembra una mossa che resterà nella storia della partita, perché intorno c’è una Fiorentina che in partenza rinuncia a Kalinic e Maxi Olivera, mentre l’Udinese ha un centrocampo reattivo e blocca le fasce con Widmer e Samir contro i quali Milic e Chiesa non trovano spazio.
CI SI SBATTE per conquistare qualche metro nelle zone centrali, dove il disordine è il modulo più diffuso. Bernardeschi è l’unico che può forzare il ritmo ma non trova profondità. Si viaggia con molti strappi. Calcio sciatto, la Fiorentina ci prova con due tiri di Babacar e Badelj, l’Udinese si fa viva con Widmer. Quando lo sbadiglio si prepara a decollare, un sinistro in corsa di Bernardeschi scuote la traversa e sulla respinta c’è Borja, che si coordina e di destro trova l’angolino basso. Il primo gol stagionale del Prof fa riemergere proprio nel finale di tempo la Fiorentina dallo stress di non trovare la strada di casa. La Fiorentina non cambia facce quando rientra in campo, Tata è quasi subito sulla traiettoria della zuccata speditagli sulle manone da Zapata (fuori tempo i due centrali viola), stai a vedere che la Fiorentina si complica un’altra volta la vita…
Invece al 17’ Baba riemerge da una partita abbastanza grigia disegnando un bel destro che una deviazione rende imprendibile. Spazio poi anche per Kalinic in un finale che ospita l’esordio di Saponara. Berna calcia una punizione e si conquista un rigore dopo una deviazione di mano di Fofana: va lui sul dischetto e segna il 3-0. Decimo gol stagionale. Uno come lui avrebbe fatto comodo eccome a Milano.
Di
Redazione LaViola.it