Rassegna Stampa

Viola, il mese dello sprint: trenta giorni per l’Europa

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L’Europa la meriteremmo per il lavoro fatto, le situazioni che abbiamo sofferto e per come siamo riusciti a superarle». Stefano Pioli ha ragione. Nel momento in cui la Fiorentina poteva spezzarsi sotto il peso del dolore, forte, violento, improvviso, ha dato una risposta da grande squadra. Ma non basta. Così scrive il Corriere Fiorentino. Dopo due partite in cui la Viola ha speso molto fisicamente e raccolto quasi niente (un punticino) la corsa è di nuovo in salita, le rivali aumentate, il momento decisivo.

Meno cinque al traguardo. Scatta lo sprint. I punti pesano il doppio, così come gli errori. Cinque squadre per due posti. Dai 55 punti del Milan, ai 47 del Torino. «Siamo arrivati alla fine di una stagione pesante, mancano le energie e dobbiamo stringere i denti perché le prossime partite determineranno la bontà del nostro lavoro», spiega l’allenatore. Guardare il calendario e metterlo a confronto con quello delle dirette rivali è quasi automatico, consapevoli che il grado di difficoltà può cambiare settimana dopo settimana.

Però è chiaro che il Milan, fallita la rincorsa Champions, può contare su una strada in discesa: il Benevento in casa stasera e poi Bologna e Hellas Verona. Nove punti quasi al sicuro, al netto di una condizione fisica da allarme rosso come ha ammesso Gattuso. Per il settimo posto la Fiorentina deve realisticamente fare i conti con l’Atalanta in crescita e la Samp in calo. Il Toro, indietro, dovrebbe fare quasi un miracolo.

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