Connect with us

Rassegna Stampa

Viola, gare ogni tre giorni fino a novembre se passa i playoff. E il caso Milenkovic…

Milenkovic

Un assurdo tour de force di partite, con mille problemi tra preparazione e rischio infortuni. Milenkovic può arrivare a giocare addirittura 76 gare

Sarà l’autunno caldo del calcio. Nel mondo e in Italia. Apnea pura e un grande problema: la marea di partite che attende un bel po’ di calciatori, quelli che giocheranno il Mondiale in Qatar. Forse di problema ce n’è pure un altro, e di segno opposto: riguarda chi, invece, non ci sarà. Perché fermarsi nel bel mezzo della stagione non è una passeggiata di salute. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

SBORNIA. Il problema non è il numero di partite in sé. Per dire, non è che un Lautaro Martinez (60 gare) o un Rui Patricio (59), i due «italiani» che hanno giocato di più nell’ultima stagione, abbiano avuto di recente molto tempo libero… Potenzialmente, potrebbero scendere in campo 73 (con la Supercoppa italiana) e 74 volte fra campionato, coppa Italia, coppe e Nazionale. Nikola Milenkovic della Fiorentina (e della Serbia) arriverebbe addirittura a giocarne 76 (se restasse in viola) visto che la Conference League dei viola ha anche un turno di spareggi che scatta proprio dopo la prima di campionato. È chiaro che nella seconda parte della stagione, fra turnover di Coppa e Nazionale dovranno fare a meno di qualcosa. Ma l’allarme riguarda i primi mesi, è qui che si rischia veramente di andare a sbattere e qualche fermata ai box sarà sacrosanta. Le quattro di Champions (Milan, Inter, Napoli, Juve) e le due di Europa League (Lazio e Roma) giocheranno prima del Qatar 21 partite, la Fiorentina in Conference addirittura 23. In pratica, ci sarà sempre un impegno infrasettimanale.

STAGIONI COVID. Rispetto all’ultimo Mondiale non è che sia cambiato molto, a eccezione dell’avvento della Nations League (per Nazionali) e della Conference League (per club). In questi casi, però, la stagione è sempre durata 11 mesi, prima giornata nel terzo weekend di agosto ed epilogo a metà luglio. Qui ce ne sono poco più di 10 perché si comincerà il 13 agosto e la quarta giornata delle qualificazioni europee cade fra il 19 e il 20 giugno 2023. Dunque, diverse partite in più e in un tempo più limitato. Il vero paragone si può fare con le stagioni Covid. Nella prima, 2019-2020, la sosta per il lockdown costrinse a giocare a 30 gradi una bella fetta di campionato e di coppe europee. L’Inter di Conte, fra il 24 giugno (ripresa di campionato) e il 21 agosto, (finale persa con il Siviglia in Europa League) scese in campo ben 16 volte. Un ritmo simile a quello della fine estate-autunno che ci aspetta. Anche nel 2020-2021, la stagione fu più concentrata, fra il 19 settembre (prima di campionato) e la finale dell’Europeo (11 luglio).

12 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

12 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Rassegna Stampa

12
0
Lascia un commento!x